In tre agli arresti domiciliari e in dodici in divieto di dimora per traffico illecito di rifiuti. Sono le persone individuate dai militari del NOE di Sassari dopo più di due anni di indagini.
L’ operazione destinata alla scoperta del traffico e dello smaltimento illecito di rifiuti, è stata svolta dai militari su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Cagliari, iniziata a marzo 2021 fino all’individuazione dei quindici indagati lunedì 3 luglio.
Si tratta di undici persone di origine bosniaca residenti ad Olbia (SS) e Telti (SS) e di quattro italiani titolari di società operanti nel settore del trattamento e recupero di rifiuti metallici del cagliaritano. L’attività illecita aveva origine nella località Colcà del comune di Olbia dove, da un sito di stoccaggio di rifiuti metallici non autorizzato, partivano quotidianamente ingenti quantitativi di rifiuti verso alcuni impianti di trattamento al sud della Sardegna.
Non solo rifiuti metallici però. Le indagini hanno infatti messo in luce come le imprese coinvolte avrebbero svolto le stesse operazioni di raccolta anche presso altri siti abusivi di stoccaggio di rifiuti, dove venivano raccolti materiali pericolosi, batterie al piombo esauste o apparati refrigeranti, per un profitto stimato di un milione e mezzo di euro ed un traffico di circa 1300 tonnellate di rifiuti.