Molto spesso, capita che in coppia, uno dei due partner alzi un muro e non voglia ne’ chiarire, ne’ risolvere i problemi. Così facendo, si rischia di portare la situazione ad irrigidirsi, senza essere risolta.
Questo tipo di atteggiamento, viene chiamato stonewalling, ovvero, una forma di abuso psicologico ed ostruzionismo emotivo. Il partner che davanti ad un problema dice “non ne voglio parlare”, se da una parte può sembrare forte, in realtà, è solo apparenza.
Per stonewalling si intende un particolare comportamento razionale, che consiste letteralmente nel costruire un muro di pietra tra se’ e l’altro, spiega la psicologa Marisabel Iacopino. Questo tipo di atteggiamento, sembra verificarsi, soprattutto, nei legami di coppia, e può diventare una vera e propria abitudine.
Lo psicologo John Gottman, fu il primo ad identificare questo tipo di comportamento, che all’interno della coppia rischia di condurre allo sfaldamento della relazione stessa.
Lo stonewalling può essere fatto senza cattiveria o in maniera involontaria, magari in un momento in cui si cerca solitudine, ma la maggior parte delle volte è un atteggiamento volontario.
L’ipotesi più accreditata, è che si possa trattare di un meccanismo di difesa, correlato quindi ad un disagio o difficoltà del partner.
Nei casi più gravi, invece, può essere una forma di manipolazione della conversazione o discussione.
Come si manifesta?
Ci sono diverse forse di comportamento manifeste di questo atteggiamento, come il non essere ascoltati quando si parla, oppure l’altra persona lascia la stanza senza parlare o mostra totale disinteresse, in merito alla conversazione in atto. Si crea così, un muro invisibile che a lungo andare inclina il rapporto, generando, inoltre, rabbia, senso di frustrazione, nei confronti di chi lo subisce.
Come reagire ?
Essendo un comportamento multi-causale, non esiste una soluzione universale, però può portare, a chi lo subisce, a riflettere sulle emozioni che innescano questa dinamica. Se ad esempio, si tratta di difficoltà legate a disagi del partner, sarebbe da capire da cosa deriva questo disagio, e come mai si sceglie questo tipo di atteggiamento per gestire tale difficoltà.
In tal caso, si dovrebbe prendere una pausa dalla discussione, lasciare spazio, e provare ad avvicinarsi in maniera empatica al vissuto dell’altro. Se, invece, la dinamica è riconducibile ad una difficoltà relativa alla comunicazione tra la coppia, si può pensare di farsi aiutare da un esperto.
E’ importante, quindi, capire le motivazioni dietro a questo comportamento, cambiando il punto di vista, mettendosi nei panni dell’altro. O, se l’atteggiamento è naturale, quasi di routine nella coppia, sarebbe necessario chiedersi se si vuole effettivamente continuare a subire e se ne vale la pena.