Friday 22 November, 2024
HomeAttualità“Alimentazione e sicurezza”: il Convegno al Premio Nazionale Accademia Marchigiani dell’anno

Il Premio Nazionale Accademia Marchigiani dell’anno e Premio internazionale si è aperto con la tavola rotonda sul tema “Alimentazione e sicurezza”. Il dibattito tecnico-scientifico divulgativo, andato in scena presso il Finis Africæ Resort, ha visto la partecipazione di svariate personalità del settore. Moderatore Simone Domenico Aspriello,
Odontoiatra PhD in Patologie.

Sono intervenuti Alfredo Russo, comandante NAS Marche; Pamela Lattanzi, professore ordinario di Diritto AgroAlimentare dell’Università di Macerata; Leonardo Seghetti, docente di Chimica e trasformazione dei prodotti agroalimentari dell’Università di Teramo; Loredana Buscemi, medico legale AOU delle Marche UNIVPM, Presidente Genetisti Forensi Italiani; Maurizio Battino, ordinario di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate dell’UNIVPM; Silvio Salvi, responsabile Ufficio d’Area di Ancona ICQRF.

Ad aprire il dibattito il comandante NAS Marche Alfredo Russo. “Effettuiamo una media di 500 controlli annuali, sanzionandone all’incirca 420, soprattutto per quanto concerne l’HACCP. Si tratta di sanzioni prevalentemente civili, con qualche caso di sanzione penale”.

Pamela Lattanzi, docente di Diritto AgroAlimentarepresso l’Università di Macerata, ha trattato il tema della sostenibilità alimentare in rapporto alle normative di legge, oggetto di una nuova revisione. “Già vent’anni fa abbiamo affrontato una grande rivoluzione con l’introduzione delle regole dell’HACCP. Negli ultimi anni questo quadro normativo ha presentato delle crepe, non tenendo conto dell’impatto ambientale della produzione e del consumo di alimenti. Si tratta di uno dei settori maggiormente inquinanti, a cui è necessario prestare una sempre maggior attenzione. Non è più possibile tralasciare il benessere degli animali, lo spreco alimentare e l’aspetto nutritivo degli alimenti, che i nuovi cambiamenti legislativi stanno prendendo in considerazione. Tutte queste componenti concernono la sostenibilità alimentare”.

Leonardo Seghetti, docente dell’Università di Teramo: “Il brand Italia nel mondo è apprezzato, ma il problema è che moltissimi prodotti che vengono spacciati come italiani, di italiano non hanno nulla. È molto più semplice prendere prodotti da altri territori, processarli e chiamarli italiani. Quando si parla di alimenti di qualità, quest’ultima è composta da alcuni parametri che solo il consumatore attento sa notare. Come si comprende la qualità? Caratteristiche organolettiche, sensoriali, conoscenze rispetto al cibo di cui ci nutriamo”.

Loredana Buscemi, medico legale attivo nell’ambito della genetica forense. “Mi sono occupata di studi che riguardavano la suscettibilità genetica all’alcolismo. Da qui i miei approfondimenti in merito al rapporto tra salute e alimentazione. La diversità che caratterizza gli esseri umani è quella diversità che fa sì che ciascuno di noi risponda differentemente in materia di alimentazione. Grazie agli studi condotti in tale ambito possiamo spiegarci patologie (obesità, problemi cardiovascolari), intolleranze, allergie. A seconda degli alimenti, ognuno di noi ha risposte differenti. Per tale motivo, si va sempre più verso un’alimentazione personalizzata”.

I benefici di una sana alimentazione sono stati invece illustrati dal professor Maurizio Battino. “La nutrizione è l’attività principe di ogni essere vivente. Siamo parte di un meccanismo che muove moltissimi interessi (economici, politici, demografici), che difficilmente riusciamo a capire o modificare. Questa enorme quantità di alimenti (e denaro) che si muove è in mano a 8 grandi multinazionali; questo il più grande paradosso. La mancanza di una sana nutrizione, d’altro canto, arriva a pesare enormemente sul sistema sanitario nazionale. L’impatto economico di obesità e diabete è pari a quello di guerre e terrorismo. Ciò significa che, in materia alimentare, l’unica scelta possibile è quella di alimentarci attraverso i giusti sistemi, prediligendo cibi di natura vegetale. E, soprattutto, è sempre la quantità a fare la differenza in rapporto alla qualità del cibo che mangiamo”.

Silvio Salvi, responsabile Ufficio d’Area di Ancona: “Il nostro compito è quello di controllare la corrispondenza merceologica alla normativa. Il cibo deve essere difeso, devono essere tutelate tutte le denominazioni protette (DOP e IGP). Abbiamo il dovere non solo di proteggere l’alimento, ma anche di valorizzarlo e di valorizzare la filiera che lo produce, garantendo un reddito adeguato ai produttori”.

A chiudere il convegno sono state le parole di Dino Latini, presidente del Consiglio regionale: “L’intento dell’amministrazione regionale è quello di valorizzare le eccellenze del nostro territorio. Vogliamo porci per la prima volta a guardare il nostro territorio, inseguendo il modello della sostenibilità economica e ambientale. È verso questo obiettivo che stanno andando gli sforzi della nostra amministrazione”.

Autore

Vanessa Zagaglia

Laureata in Lettere moderne (2020) e in Filologia moderna (2023) presso l’Università di Macerata. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2023. Appassionata lettrice, e scrittrice per vocazione. Dal 2020 collabora con testate telematiche di impronta generalista e con settimanali che si occupano della sua realtà, quella osimana. La frase che più la rappresenta è tratta dal repertorio di De André: “Guadagnatevi il cielo, conquistatevi il sole”.