Thursday 19 September, 2024
HomeMarcheAttualità MarcheLimitazione della pesca a strascico, la protesta delle marinerie al Porto di Ancona

Le Marinerie d’Italia unite contro la limitazione della pesca a strascico e la creazione di nuove aree marine protette.

Le due misure sono parte del Piano d’azione Ue proposto dal Commissario europeo alla Pesca e all’Ambiente Virginijus Sinkevičius, volte a tutelare l’impatto sociale di un’attività che attualmente coinvolge circa 7000 lavoratori in Italia.

Hanno considerato l’impatto sociale ma non quello economico, sostengono di fatto le marinerie italiane che venerdì 23 giugno si incontreranno nei principali porti nazionali per protestare.

Portavoce del dissenso, le cooperative, imprese e i lavoratori di AgciAgrital, Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare, Coldiretti Impresapesca, Federpesca, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca che, anche ad Ancona, si ritroveranno nel presidio del porto alle 9.30.

«L’obiettivo è la salvaguardia del settore in modo da poter garantire sicurezza alimentare ed approvvigionamento equo, ma puntiamo ovviamente ad assicurare anche un futuro a migliaia di lavoratori famiglie ed imprese. – sottolinea Danilo Santini Segretario Generale Fai Cisl MarcheDemolire in questo modo la pesca a strascico causerebbe inoltre un aumento delle importazioni da Paesi in cui la pesca non rispetta la nostra legislazione su ambiente, sicurezza e lavoro.»

«In Italia la pesca a strascico rappresenta il 20% della flotta totale con 2088 unità, circa 7000 lavoratori, il 30% degli sbarchi ed il 50% dei ricavi. – specifica e conclude Santini – In Europa rappresenta il 25% degli sbarchi totali di prodotti ittici ed il 38% dei ricavi, con oltre 7.000 imbarcazioni. Ci chiediamo come si possa  ripensare tutto questo, alla luce di un Piano di Azione così deleterio.»

Venerdì 23 giugno manifestazione pesca al Porto
Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.