I dati relativi alle esportazioni nazionali del primo trimestre del 2023 segnano valori in importante crescita in gran parte delle regioni italiane.
A fare da capofila sarebbe proprio le Marche che segna un incremento dell’export del +101.9%. Un valore importante che si spiega nell’eccezionale aumento di vendite di prodotti farmaceutici verso la Cina e un export che partecipa con 2.8 punti percentuali all’aumento tendenziale di tutto il Paese, in crescita del 9.8%.
A diffondere i dati relativi ai primi tre mesi del 2023 è Confindustria Marche che sottolinea come al netto del comparto farmaceutico, la crescita dell’export delle Marche risulterebbe invece più modesta di quella media nazionale e pari al +3,4%.
Scendendo nel dettaglio dei dati regionali, l’export del comparto farmaceutico risulta cresciuto di cinque volte rispetto al primo trimestre 2022 ma crescono in modo consistente anche le esportazioni di macchinari ed apparecchi (+18,1%), di pelli e calzature (+20,8%), di mobili (+13,5%), di articoli di abbigliamento (+26,1%), di sostanze e prodotti chimici (+12%), di prodotti alimentari e bevande (+13,3%), di computer e apparecchi elettronici (+28,3%), di legno e prodotti in legno (+6,8%), di prodotti tessili (+22,5%).
In flessione invece le esportazioni di metalli e prodotti in metallo (-10,2%), di apparecchi elettrici (-3,7%), di altri mezzi di trasporto (-59,2%), di articoli in gomma e materie plastiche (-8,6%), di carta e prodotti di carta (-1,5%), di prodotti petroliferi (-39,2%),
A livello provinciale si registra l’aumento delle esportazioni in tutte le province fatta eccezione per Pesaro Urbino (-1,1%): Ancona (+1,7%), Macerata (+12,7%), Fermo (+19,8%), mentre Ascoli Piceno grazie all’andamento dei prodotti farmaceutici vede più che quadruplicato (+338,8%), il valore delle esportazioni.