Friday 20 September, 2024
HomeAccadde oggiIl 14 giugno che omaggia i donatori di sangue

Dona il sangue, dona il plasma. Condividi la vita, condividila spesso“. Questo lo slogan della Giornata mondiale del donatore di sangue 2023. L’aspetto della “donazione” si unisce a quello della “condivisione“, nell’ottica di una comunità umana dove l’interconnessione è fondamentale per salvare vite.

È la logica che guida chi sceglie ogni anno di donare sangue. Lo si fa per salvare vite, ma anche per diventare parte attiva nella creazione di possibilità di sopravvivenza e miglioramento della vita, che sia la propria o quella degli altri.

Dal 2004, il mondo celebra ogni 14 giugno, l’atto di donazione e condivisione dei donatori di sangue, con eventi di sensibilizzazione ed iniziative da parte di enti e associazioni legate all’oro rosso, ai suoi componenti e alle patologie ad esso legate.

Le donazioni in Italia nel 2022

In Italia ci sono 278 centri trasfusionali che nel 2022 hanno accolto 1.660.227 donatori. 2,8 milioni le donazioni.

A diffondere i dati relativi alle donazioni nel corso del 2022 è il Centro Nazionale Sangue che rileva una crescita di coloro che hanno scelto di donare rispetto al 2021, con un particolare aumento, di circa il 7%, nella fascia di età compresa tra i 56 ed i 65 anni.

Diminuisce invece la donazione di plasma, la parte “bianca” del sangue costituita da proteine, grassi e sali minerali per trasportare globuli rossi e bianchi in tutto il corpo. Oltre ad essere indispensabile per la vita, esso è anche una fondamentale risorsa per la produzione di farmaci e cure destinate ai pazienti. Rispetto al 2021, nel 2022 ne sono stati raccolti 19 mila chili in meno, per una quantità di 843 mila chili di plasma donato.

Così, mentre il mondo si ferma per ringraziare tutti i donatori, l’invito è quello all’unione a tutti coloro che, come ricordato dall’Avis Nazionale, “in questa vita dai ritmi così frettolosi, trova il tempo di compiere un meraviglioso gesto di solidarietà“.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.