Friday 22 November, 2024
HomeMarcheCronaca MarcheLavoro nero: nel pesarese 16 lavoratori non in regola. Sei aziende sospese

Prosegue l’attività di controllo del territorio in provincia: anche il Nucleo Carabinieri in aiuto all’Ispettorato del Lavoro, contro lo sfruttamento del lavoro, per l’emerzione del lavoro nero, al fine di verificare la normativa sulla tutela della sicurezza dei lavoratori, della salute ed igiene sui luoghi di lavoro.

L’operazione è stata svolta nel corso delle ultime settimane unitamente a personale dell’Arma Territoriale e con la preziosa collaborazione dell’AST. I controlli hanno riguardato sia l’entroterra che la riviera pesarese, concentrandosi soprattutto a Gabicce, Urbania e Tavoleto.

Nel mirino sono finite attività del tessile, pubblici esercizi ed agricoltura.

In dieci attività ispezionate è stata rilevata la presenza di 16 lavoratori non regolarizzati a norma di legge (in nero). Attività sospese in ben sei aziende.

Significativi gli interventi in due aziende ove nella prima è stata riscontrata la presenza del 100% del personale in nero (tre lavoratori in nero su tre presenti), mentre nella seconda è stata accertata la presenza di manodopera irregolarmente occupata nella misura di nove lavoratori in nero su quattordici presenti in azienda al momento dell’accesso ispettivo.

Le verifiche hanno ovviamente riguardato anche il rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, rilevando gravi violazioni al Testo Unico sicurezza luoghi di lavoro (D.Lgs. n. 81/2008); infatti nel corso delle attività ispettive, i militari hanno riscontrato inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, per non aver effettuato la valutazione di tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro, per non aver designato il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, la mancata informazione e formazione in materia di sicurezza dei lavoratori.

Per le irregolarità accertate saranno elevate sanzioni amministrative ed ammende per un totale di circa 100 mila euro.

Un fenomeno quello del lavoro nero e quello della prevenzione infortuni sul lavoro di assoluta attualità, posto che la mancata osservanza delle norme consegue una concorrenza sleale che “inquina” il tessuto economico, generando di conseguenza delle sacche di illegalità e consentendo l’applicazione di tariffe “fuori mercato”. Le operazioni, condotte dal comparto di specialità dell’Arma con la collaborazione dell’Arma Territoriale, costituiscono l’esito della raccolta e la successiva analisi di informazioni acquisite dall’Arma territoriale, su un fenomeno che viene esaminato parimenti a quello del caporalato. Nella provincia pesarese l’attenzione rimane alta, come testimoniano i risultati ottenuti da parte dell’Arma dei Carabinieri con il suo comparto di specialità nel settore lavoro.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.