Per Klang, altri suoni altri spazi
Venerdì 9 giugno al Teatro Pergolesi di Jesi sarà Angel Olsen, con una delle quattro tappe italiane di Solo tour, l’ospite internazionale di Klang. Altri suoni, altri spazi, la rassegna musicale regionale nata con lo scopo di valorizzare esperienze musicali di qualità che si contraddistinguono per un significativo tasso di sperimentazione e una forte autorialità, giunta alla quinta edizione su iniziativa dell’AMAT, del Loop Live Club, con la Regione Marche, il MiC e, tra gli altri, il Comune di Jesi e la Fondazione Pergolesi Spontini.
Artista da un folk sognante e introspettivo, Angel Olsen cantautrice del Missouri ha saputo ritagliarsi uno spazio originale nella scena cantautorale americana. Merito di una vocalità magica e di un eclettismo notevole, che spazia dal twee-pop dei 60’s al garage, dalla tradizione country al più vitale indie-rock. Big Time, sesto album della carriera di Angel Olsen uscito a giugno dello scorso anno, ha portato la cantautrice americana a un senso di sé più profondo e autentico che mai. Nato dalle due stelle gemelle del dolore e dell’amore, l’album trasmette un bellissimo senso di sicurezza, il suono consapevole di un’artista completamente e finalmente a proprio agio con sé stessa. Ed è all’interno di quella saggezza che è arrivata la presa di coscienza che non esiste un traguardo, una destinazione o un punto finale statico nella vita mentre la stai vivendo, e il suo uovo EP Forever Means nasce con l’intento di raccogliere alcune canzoni da una serie di sessioni di Big Time accomunate da questo tema.
“Ero da qualche parte in viaggio”, dice Olsen, “mi sono fermata per alcuni giorni e ho vagato per la città, e riflettevo su ‘cosa significa veramente ‘per sempre’?’ Quali sono le cose che cerco nell’amicizia o nell’amore, e come può essere raggiungibile “per sempre” se siamo costantemente sottoposti al cambiamento? Cambiamento come parte dell’amore stesso, che ha sempre qualcosa a che fare con l’atto di giocare, guardare, cercare costantemente te stesso nelle cose, senza mai avere la pretesa che si abbia finito di imparare o esplorare”.
Forever, dice Olsen, “rimane curioso mentre cerca di essere anche gentile e onesto”. E così è con l’apertura Nothing’s Free, una canzone che, secondo Olsen, è “riguardo a quel punto in cui l’abnegazione si interrompe e noti da quanto tempo stai trattenendo chi sei”. È ipnotico e inquietante come qualsiasi cosa Olsen abbia mai scritto, accompagnato da un abbinamento di sax e organo che suona completamente inedito rispetto ai suoi canoni. Holding On estende ulteriormente quella curiosità infinita, mentre Olsen si addentra in una canzone che è “rara nella mia musica, non pensata quanto per il canto ma più per perdersi”.
Tutto questo racchiude le quattro preziose canzoni che compongono Forever Means, brani tratti dalle strade percorse da Olsen e da quelle ancora da percorrere. “Nothing’s free / like breaking free” canta Olsen, a suo agio con i costi della sua chiarezza, il suo cuore e la sua voce fissi sul presente, il futuro, il non ancora conosciuto e il meravigliosamente inconoscibile.
Informazioni e biglietti: Teatro Pergolesi 0731 206888, AMAT 071 2072439, circuito vivaticket. Inizio concerto ore 21.