Trovati in una proprietà di Autostrade per l’Italia e liberati dalle guardie zoofile dell’OIPA, che hanno presentato alla Procura della Repubblica di Genova un’informativa con le notizie di reato
Per mettere in sicurezza un muraglione della società Autostrade per l’Italia, gli operai hanno chiuso nidi di taccole e piccioni in piena stagione di nidificazione. È successo a Bolzaneto (Genova), dove solo grazie all’intervento delle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) le operazioni sono state interrotte, dopo che nei giorni scorsi piccoli delle due specie sono stati murati vivi.
«Gli operai avevano chiuso con delle reti le nicchie che servono a far drenare l’acqua in caso di forti piogge ma che sono anche usate da colombi e taccole per nidificare», spiega Giuliana Luppi, coordinatrice delle guardie zooofile Oipa di Genova e provincia. «Già il 30 maggio abbiamo fatto aprire uno dei nidi dove si vedeva un adulto di piccione che cercava di aggrapparsi disperatamente alla griglia».
La sera dello stesso giorno le guardie Oipa sono tornate con i vigili del fuoco per fare aprire le nicchie dietro le quali erano rimasti intrappolati alcuni pulli. E così sono stati liberati altri cinque nidi di taccole e piccioni. «In questi nidi vi erano piccoli e uova», continua Giuliana Luppi. «Sia i pulli sia le uova sono stati presi in carico dal Centro recupero animali selvatici di Campomorone».
Nei giorni seguenti l’associazione è dovuta di nuovo intervenire per fare aprire altri nidi chiusi successivamente. I responsabili di Autostrade per l’Italia, sempre su istanza delle guardie zoofile Oipa, hanno infine deciso di aprire tutte le griglie ancora chiuse.
Ma la storia non finisce qui. «Ci è stato detto da dalla società che sarebbe stato chiesto lo sbancamento dell’intero muro di cinta che ospita i nidi, per “motivi d’incolumità pubblica” e, in ultima ipotesi, di fare intervenire l’Asl veterinaria per rimuovere o uccidere i volatili, qualora si attestasse che sono affetti da qualche patologia», spiega ancora la coordinatrice.
L’Oipa ha dunque presentato alla Procura della Repubblica di Genova un’informativa con le notizie di reato per le gravi sofferenze provocate agli animali ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice penale, per inosservanza del Regolamento comunale sulla tutela che protegge le nidificazioni, per inottemperanze nei permessi d’inizio lavori e per la violazione della legge n. 157/92 che vieta la rimozione di uova in nidificazione.
Le guardie dell’associazione ricordano come sin da febbraio le nicchie erano stati chiuse con tavole di legno e schiuma poliuretanica dalla società Autostrade e dalla polizia locale, materiali rimossi dopo le proteste dei residenti e cittadini.