Saturday 23 November, 2024
HomeCronacaSanzioni per 40mila euro a ristorante della Baraccola

Controlli interforze anche ad un’attività beccata a vendere senza scontrino al Piano.

Nei giorni scorsi, ad Ancona, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia locale (Ufficio Commercio) e dell’Ufficio Igiene Alimenti dell’Azienda Sanitaria Territoriale, hanno effettuato due controlli amministrativi nei quartieri Piano e Baraccola. 

Nel servizio pomeridiano è stato sanzionato un esercizio commerciale per non aver emesso regolarmente scontrini fiscali. Durante l’osservazione, è stato controllato un utente che non aveva con sé lo scontrino fiscale, pur avendo acquistato dei prodotti alimentari. Il titolare dell’attività aveva venduto senza scontrino anche in passato, è stato quindi verbalizzato dai militari della Guardia di Finanza. Sono in corso, inoltre, opportuni accertamenti per verificare la correttezza delle licenze amministrative.

Lo stesso giorno è finito sotto controllo un ristorante, alla Baraccola: verificata, in questo caso, la presenza di due lavoratori in nero ed altri due irregolari (con contratto a chiamata non registrato).

Per questo motivo è stata data comunicazione all’Ispettorato del lavoro di Ancona per le successive valutazioni in tema di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi del Decreto Lgs n. 81/2008. 

Ma non è tutto. Durante i controlli, sono stati sequestrati 80 kg di prodotti alimentari (carne, pesce e spezie), scaduti e non tracciati. In cucina, inoltre, vi era una porta aperta che dava su un cortile, non munita di rete antizanzare, con bidoni destinati alla raccolta dei rifiuti, privi di apposite coperture, quindi a rischio di contaminazione.

L’Ufficio Igiene Alimenti ha verificato la non conformità delle complessive condizioni igienico-sanitarie, l’esistenza di numerosi prodotti privi di tracciabilità e la mancata applicazione del manuale haccp.

Inoltre non è stata rispettata la filiera produttiva del pesce fresco il quale, prima di essere destinato al consumo, deve essere preventivamente controllato e bonificato, registrandone minuziosamente i riscontri in appositi registri. Questi ultimi erano mancanti e non vi era alcuna tracciabilità delle procedure adottate.

Vi era inoltre carenza igienico -sanitaria anche per ciò che riguarda la lotta agli infestanti, risultata assente nonostante ne fosse stata dichiarata la presenza.

Subito scattate delle prescrizioni che dovranno essere adottate dalla titolare dell’attività e sono stati elevati verbali per un importo di circa 40.000 euro.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.