Tuesday 30 April, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaMilano, donna trans picchiata dai vigili con manganellate e calci

Indifesa, a terra inerme, accovacciata, una donna trans è stata aggredita da quattro agenti a colpi di manganellate e calci violenti. Episodio di estrema violenza, ieri a Milano, documentato tutto da un video pubblicato sui social

Milano, nei pressi dell’università Bocconi, è accaduto nella mattinata di ieri. Una donna trans è stata aggredita e picchiata da quattro agenti che le si parano contro. La donna, accovacciata tra il marciapiede e le strisce di parcheggio dei motorini cerca di difendersi, ma calci, spray al peperoncino e manganellate le arrivano dai vigili.

A colpire sono gli agenti della polizia locale. Le violenze sono state documentate da un cittadino che ha ripreso l’intera scena con il cellulare, prima di inviare il video ad un canale social che l’ha diffuso, rendendolo pubblico e virale. Il video dura un minuto e mezzo, sembrerebbe un abuso di potere che si scaglia contro una persona indifesa, accasciata al suolo. In sottofondo, chiare sono le parole che provengono da qualche balcone lì vicino: “Ma sono pazzi“.

Parole che precedono la seconda parte dell’aggressione con due vigili che, a distanza di un metro e mezzo dalla donna, agiscono senza rispettare le regole d’ingaggio, il regolamento e la carta costituzionale. Urla incomprensibili accompagnano l’aggressione, un agente si avvicina e colpisce la donna alla testa, si avvicinano altri due che la immobilizzano e le viene scagliato un ultimo calcio per completare l’arresto.

Milano e il suo deficit di sicurezza

E’ l’ennesimo episodio di violenza contro una donna. Già a Milano, poche settimane fa, infatti, si è registrato una violenza di stupro in stazione. Tanti, inoltre, gli episodi di aggressioni e soprusi, anche di baby gang, che fa cadere Milano in un problema di sicurezza, ma anche in perdita di credibilità da parte di chi la sicurezza dovrebbe garantirla. Un episodio di violenza isolato naturalmente, che nulla toglie alla diligenza e responsabilità delle quasi 3mila persone delle forze dell’ordine, ma che sicuramente getta una macchia diventata presto questione nazionale.

Sulpl, il sindacato di polizia, ha precisato che l’aggressione è l’epilogo di ciò che dal video non si vede, in precedenza infatti la donna avrebbe importunato dei bambini al di fuori di una scuola, opponendo resistenza ai pubblici ufficiali e aggredendo gli agenti, per questo è stata denunciata.

“Nulla potrebbe ai fornire una copertura a quanto si vede in quel filmato, chiediamo al sindaco Sala una immediata verifica dei fatti e la sospensione immediata degli agenti che hanno aggredito”, ha dichiarato il portavoce partito Gay LGBT+, Fabrizio Marazzo.

“Evidenziamo al ministro Piantedosi che quanto accaduto ad una settimana falla giornata mondiale contro l’omobistransfobia, mostra l‘urgenza di una legge che ci tuteli e punisca con aggravante anche le forze dell’ordine che si macchiano di tali reati”, ha concluso poi Marazzo.

Il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, ha parlato di fatto grave, l’assessore alla sicurezza, Marco Granelli, ha affermato che sono in corso verifiche, confermando quanto ricostruito dai sindacati. “Gli agenti hanno ricevuto richiesta di aiuto da alcuni genitori perché una donna mostrava atteggiamenti molesti”, ha scritto sui social Granelli.

A seguito dell’aggressione, la donna una volta fermata, avrebbe rifiutato le cure e durante il tragitto verso la caserma della polizia locale sarebbe riuscita a fuggire. I poliziotti sono stati spostati ai servizi interni ed ora rischiano la sospensione, ma ogni provvedimento sarà valutato ed adottato una volta fatti gli accertamenti. Anche la procura sta indagando sull’accaduto.

Questione politica

La questione entra nelle aule politiche. Il capogruppo del Pd in regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, ha commentato così l’episodio: “Le immagini della donna presa a manganellate in testa dagli agenti della polizia locale a Milano sono disgustose. Qualsiasi sia il contesto e qualunque cosa sia accaduta prima di quanto filmato dal cittadino”.

La senatrice Ilaria Cucchi pronta, invece, a portare il caso in Parlamento: “Gli autori di tanta violenza non pensino di farla franca. Siamo di nuovo di fronte a scene terribili che mostrano ancora una volta un accanimento, da parte di persone in divisa, contro soggetti più fragili. Il fatto che indossino una divisa non costituisce un’attenuante, semmai un’aggravante“.

Dal centrodestra, stima invece per gli agenti: “Desidero esprimere piena solidarietà ai vigili che hanno fatto il loro dovere, evitando che quella persona potesse dare seguito alle minacce ai bambini di una scuola milanese”, sono le parole del deputato di Fratelli d’Italia, Stefano Maullu.

Proposte mai fatte

Ennesimo caso di aggressione e di violenza a Milano. Questa volta una donna trans è stata aggredita e picchiata dagli agenti della polizia locale. Proprio da coloro che dovrebbero garantire sicurezza. Un modo per evitare ricostruzioni di parte sull’accaduto, però, ci sarebbe: dotare le forze dell’ordine di bodycam, telecamere addosso agli agenti, e codici identificativi. Proposte che il centrosinistra non ha sicuramente adottato quando erano all’esecutivo, mentre sulla questione le destre sono contrarie.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.