“La posa della prima pietra del complesso Amazon in Vallesina è un fatto importante perché interrompe la tendenza che vede la nostra regione essere oggetto di abbandono da parte di multinazionali. È un fatto importante perché può rappresentare non solo un’inversione di tendenza sull’occupazione nella nostra regione ma soprattutto un elemento di crescita e sviluppo per l’intera economia regionale”.
Questo il commento di Giorgio Andreani della segreteria della Uil Marche nel giorno della posa della prima pietra del colosso della logistica a Jesi.
“Si potrebbe quasi dire – aggiunge Andreani – che è un evento che può modificare profondamente i connotati del nostro territorio. Occorre però, affinchè il tutto sia veramente efficace, che i cambiamenti non siano subiti ma vengano governati partendo in primo luogo dal coinvolgimento del sindacato; soggetto protagonista per tutte quelle politiche che dovranno vedere al centro del discorso le infrastrutture e il lavoro, che per noi deve essere di qualità.
Il sindacato può avere un ruolo determinante. Ricordo che l’Italia è l’unico Paese in cui Amazon ha riconosciuto le rappresentanze interne dei lavoratori come interlocutori. Grazie ai sindacati i lavoratori hanno la possibilità di discutere sia di sviluppo del territorio e sia di aspetti più tecnici come gli orari di lavoro, il salario, eccetera”.