Basket: anche stasera un’autentica battaglia, alla fine Jesi vince con pieno merito
La serata finisce con la squadra di Ghizzinardi unita in un abbraccio che idealmente va a chiudere un cerchio, restato pericolosamente aperto dopo la mancata qualificazione ai play-off, pericolosamente ma anche immeritatamente.
Basti solo pensare alla beffa subita, ai 18 successi di Jesi che non sono bastati contro i 17 di Ozzano, qualificata ai play-off al suo posto.
E come pensare a gara 1 contro Matelica, che aveva visto in campo una General Contractor forse ancora sotto choc per la sconfitta della domenica precedente, quella sera, la brutta copia della squadra vincente vista nel girone di ritorno.
Ma ora fa già parte del passato, il presente, per meglio dire il futuro, si chiama B di Eccellenza.
Già, il cerchio si chiude e Ghizzinardi agguanta un record tutto suo, due anni sulla panchina in periodi diversi e due successi, un play-off e una promozione, perché accedere alla B di Eccellenza o di Elite, chiamiamola come ci pare, con un taglio degli organici da 64 a 36 squadre, è una vera promozione. Punto.
Con lui capitan Ferraro, che con una tripla allo scadere regalò vittoria e play-off e ieri, pur con un inizio difficile, al momento decisivo si è ritrovato, dando un contributo essenziale.
All’abbraccio ha partecipato, praticamente saltellando, Filippini, uscito per infortunio quarantotto ore prima, indisponibile anche stasera, che forse più di ogni altro, ha sofferto a bordo campo.
Una serie chiusa sul 3-1, nel miglior modo possibile, con due vittorie sul campo “nemico”, anche a costo di andare all’overtime, in un piccolo palasport a dir poco bollente, con pochi tifosi jesini al seguito, per via di una prevendita scoraggiante.
Insomma, al momento del bisogno, è uscito fuori il carattere, la vera anima della squadra.
Poi, si sa, c’era da aspettarsi la rimonta di gara 3 da parte della squadra di casa, anche trovarsi a dover inseguire, anche senza svantaggi clamorosi in questa gara 4: del resto tutto si poteva prevedere, ma non certo di avere di fronte un’avversaria abbattuta e rassegnata.
Stavolta la General Contractor ha rischiato qualcosa in più, quando allo scadere del tempo Riccio ha avuto in mano la palla della vittoria, se si pensa che due giorni prima era partito proprio dalle sue mani il canestro più tiro libero che aveva portato all’overtime.
Ed è stato proprio Riccio l’ultima carta a disposizione di coach Trullo, forse quello che tra tutti in casa Vigor ha meritato l’applauso più grande per aver risollevato una squadra che a un certo punto della stagione sembrava irrimediabilmente condannata.
La guardia campana, il migliore della serie per la Vigor, che stasera stava steccando clamorosamente quella che si è poi rivelata la partita della vita, meritava questa chance, ma non l’ha saputa sfruttare, nella serata in cui aveva brillato Gallo, impreciso dalla lunetta nel finale, quando il pallone è diventato bollente.
La promozione di Jesi si è decisa nelle fasi finali dell’overtime, quando la contesa si è messa decisamente sul filo dell’emotività.
L’eccessivo nervosismo ha tradito i padroni di casa, cresciuto a dismisura, sull’onda di gara 3 che era costata la squalifica del campo, per un calcione subito da uno dei direttori di gara.
Poteva essere il modo migliore per mettere fuori partita la squadra di Ghizzinardi, invece è emersa la differenza di esperienza e di qualità tra le squadre, con la General Contractor sempre più in controllo, nonostante la pressione che stava arrivando dagli spalti.
L’Halley ha subito il tracollo decisivo quando sul 78-81 a Caroli sono saltati i nervi: fallo antisportivo su Valentini e conseguente fallo tecnico per proteste e si è vista “giustiziare” dalla lunetta.
Un crollo arrivato non a caso, dopo un crescendo di fattori negativi che hanno condizionato l’overtime, tipo l’uscita per falli di Enihe, il perdurare della serata-no di Riccio, il calo di Gallo ed il canestro mancato da Adeola, prima del fallaccio subito da Valentini.
E Jesi? Beh, ci sarebbero tante cose da dire e tante ne abbiamo già raccontate nel corso della stagione, ma anche stasera la squadra ha impressionato per come è stata capace di non perdere mai il controllo, per come si è sempre mantenuta in coda all’avversaria, per la freddezza decisiva con cui ha gestito le fasi salienti.
Jesi yes! Missione compiuta.
HALLEY MATELICA-GENERAL CONTRACTOR JES 78-85 d. 1 t.s. (17-17, 23-21, 12-14, 18-18, 8-15)
Halley Matelica: Provvidenza 13 (4/5, 1/3),Seck 0 (0/2, 0/0),Gallo 29 (4/5, 5/9),Riccio 3 (1/5, 0/4),Adeola 3 (1/3, 0/2),Polselli 5 (1/2, 0/0),Fianchini ne,Mentonelli 0 (0/1, 0/1),Vissani 9 (0/1, 3/3), Caroli 11 (4/5, 1/6), Paglia ne, Enihe 6 (3/4, 0/1). All.: Trullo.
Tiri liberi: 12/17 – Rimbalzi 36, 10+26 (Provvidenza 7) – Assist 13 (Gallo 8).
General Contractor Jesi: Ferraro 9 (2/7, 1/5), Merletto 8 (2/3, 1/4). Calabrese 4 (1/2, 0/0), Marulli 28 (1/5, 4/9), Cicconi Massi 4 (2/3, 0/0), Varaschin 27 (9/13, 1/1), Giulietti ne, Konteh ne, Filippini ne, Vita ne, Valentini 3 (0/1, 0/3), Gatti 2 (1/1, 0/1). All.: Ghizzinardi.
Tiri liberi: 28/35 – Rimbalzi 38, 7+31 (Ferraro 8) – Assist 20 (Merletto 9).
Per gli amanti delle statistiche: https://www.legapallacanestro.com/wp/match/ita3_c_plo_13/ita3_c_plo/x2223