Ci sono due vittime travolte dall’acqua. 500 sfollati, scuole chiuse e treni cancellati. Chiesto lo stato di emergenza
La pioggia che incessante è caduta sull’Italia nelle ultime 48 ore, ha provocato danni e allagamenti in Emilia Romagna. Sono purtroppo morte due persone.
Tantissimi interventi della Protezione civile e dei vigili del fuoco per salvare persone bloccate nelle abitazioni dall’acqua che ha quasi raggiunto i primi piani in alcune zone del ravennate. Le zone più colpite dell’Emilia Romagna sono i territori tra la provincia di Bologna e di Ravenna.
Attualmente sono 500 le persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Disponibili nei palazzetti dello sport alcuni centri per accogliere gli sfollati.
Le criticità si sono verificate soprattutto in prossimità degli affluenti del fiume Reno. Gli argini erano già rotti durante le piogge del 2 marzo ma durante la notte successiva le precipitazioni si sono intensificate provocando inondazioni e smottamenti. Si stima che in 48 ore sia caduta una quantità di pioggia pari ad un quinto di quella annuale.
Le vittime del maltempo
In due hanno perso la vita: Remo Bianconcini, 80enne di Castel Bolognese, è stato travolto dall’acqua in bicicletta ed è morto annegato. In provincia di Imola, è rimasto travolto dalle macerie della sua casa travolta da una frana Enrico Rivola, 74 anni.
Il Governatore Bonaccini ha chiesto lo stato di emergenza
Nonostante l’allerta meteo rossa fosse diramata e vi fosse una preparazione a gestire le emergenze, la situazione ha creato danni enormi ad abitazioni, attività, coltivazioni. Per questo il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha chiesto, immediatamente dopo la conta dei danni, lo stato di emergenza. Sono infatti 13 i fiumi esondati contemporaneamente, un evento eccezionale che non si verificava da 100 anni.