Da venerdì a domenica, il Green Loop Festival tornerà ad animare il piccolo borgo marchigiano di Morro d’Alba. Un momento di festa che, giunto alla sua terza edizione, unisce promozione del territorio e cultura per raccontare l’importanza dell’economia circolare.
Così, Green Loop Festival significa spettacoli, seminari, laboratori per i più piccoli e flash mob che mettono al centro la sostenibilità. Ma Morro d’Alba significa anche vigneti e tanta buona lacrima, così il Festival, anche quest’anno, è pronto a riproporre a cittadini e visitatori gli aperitivi letterari in cantina che avevano caratterizzato le scorse edizioni.
Venerdì 5 maggio, un aperitivo presso la Cantina Vicari renderà protagonista il libro “Nessi e connessi”, scritto a quattro mani da Annalisa Corrado e Rossella Muroni, edito dalla casa editrice Il Saggiatore ed in vendita al pubblico dal 14 aprile.
Abbiamo intervistato le due autrici di “Nessi e Connessi”, in due racconti che, dalla genesi del libro, ci guideranno in una riflessione sul legame tra i cittadini e le tematiche ambientali, insieme alle sfide della contemporaneità.
In questo articolo, l’intervista a Rossella Muroni, sociologa, ecologista ed esperta di sostenibilità ambientale già presidente di Legambiente e vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati è oggi presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni.
Come ha incontrato la sua compagna di scrittura del libro Annalisa Corrado e come nasce l’idea di scrivere “Nessi e connessi”?
“Con Annalisa ci siamo incrociate una quindicina di anni fa, perché io ero direttrice della Legambiente e lei ingegnera ma da sempre impegnata sul fronte della sostenibilità ambientale. È stato un incrocio tra culture diverse ma punti di vista coincidenti”.
Quanto tempo e che tipo di lavoro ha richiesto la scrittura del libro?
“La scrittura del libro, con ritmi diversi, ci ha impegnate per più di un anno. È stato un lavoro a quattro mani con i paragrafi che andavano avanti e indietro cercando di intrecciare linguaggi diversi. Alla fine, chi ha avuto più fantasia tra la sociologa e l’ingegnera è stata proprio quest’ultima. Io tendevo a mettere dati, forse per compensare la nostra formazione.
Più che un lavoro a quattro mani direi che alla fine è stato un lavoro a due cuori. Abbiamo incrociato il tema dei mutamenti climatici per leggerlo molto in positivo. Una missione positiva per il futuro”.
Come il titolo “Nessi e connessi” suggerisce, c’è proprio l’idea di un’interconnessione, di circolarità. Come si inserisce tra i temi del Green Loop festival?
“Il festival è sicuramente un’occasione per parlare di qualità, di territorio. Noi nel libro poniamo una forte attenzione su questo. Il paese deve avanzare sul tema della cultura per vincere la transizione ecologica e digitale. Comprendere che nessuno è troppo piccolo per fare qualcosa. È l’inno a dare vita ad esperienze, luoghi, contesti, dove la cultura guidi la discussione ma sia radicata sul territorio. Il protagonismo della cultura locale”.
Eventi che partono dal basso come questo quindi hanno un forte impatto sui cittadini
“Assolutamente. Il fil rouge del libro è stato proprio questo. Un cambiamento orizzontale che sia molto più solido, consolidato e in cui il consenso è implicito. Una delle grandi sfide che la questione ecologica ha d’avanti è proprio il creare consenso popolare e non essere solo cultura d’élite”.
A che punto siamo oggi con la creazione, o potremmo anche dire con la Ri-Generazione, di un cittadino consapevole?
“Beh, i cittadini sono più avanti di quello che si crede. Le grandi crisi che stiamo vivendo li hanno resi tragicamente più consapevoli. Penso al tema dei mutamenti climatici e a quanti vedono ad esempio la propria abitazione spazzata via da un’alluvione, o al tema del caro bollette. Abbiamo drammaticamente imparato quanto sia pericoloso dipendere dall’approvvigionamento dei fossili dall’estero. I cittadini sono molto più disponibili al cambiamento.
Io mi occupo di ecologia da trent’anni e devo dire che le cose sono cambiate tantissimo. C’è disponibilità allo sharing dei beni, o la voglia di fare un turismo diverso. È cresciuto il consumo del biologico. Gli italiani hanno fatto un bel pezzo di strada.
Rimane sicuramente indietro il mondo della politica e quello dell’informazione. C’è voluta Greta Thumberg per far parlare un giornale italiano nazionale dei mutamenti climatici. C’è un mondo a più velocità e quelli più lenti non sono i cittadini”.
Il mondo industriale invece?
“Riguardo al mondo industriale c’è una parte di economia italiana che ha deciso e capito di investire sulla green economy e lo sta facendo. Quella che rimane fortemente ancorata al Novecento è la confindustria, la parte più pesante del nostro tessuto industriale, con Eni in testa, che continua a difendere il passato. Ci vorrebbe un grande piano industriale green ma su questo ancora c’è parecchia strada da fare”.
Tutto questo e quanto il libro racconta saranno protagonisti dell’aperitivo di venerdì. Aspettando di conoscere Rossella Muroni alle 19.00 alla Cantina Vicari, il viaggio alla scoperta di “Nessi e Connessi” continua attraverso lo sguardo dell’autrice Annalisa Corrado.