Friday 22 November, 2024
HomeMarcheCronaca MarcheTenta di truffare anziana come “falso nipote”

Indagato per truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, finisce in carcere un 23enne napoletano. Era riuscito trafigare 1600 euro a casa di una donna anziana di Ascoli. Fermato dopo la fuga dai Carabinieri.

Ha cercato di raggirare un’anziana donna di 75 anni con la truffa del falso nipote ma l’uomo non è riuscito a fuggire grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri di Ascoli Piceno che lo hanno arrestato ed hanno recuperato l’intera refurtiva.

Tutto ha avuto inizio intorno alle 15.45 del pomeriggio quando l’anziana è stata contattata per telefono da un uomo che si è qualificato come il nipote e che le ha prospettato una grave situazione debitoria della propria figlia.

Poco dopo l’uomo si è presentato a casa dell’anziana ed è riuscito ad entrare nell’abitazione e ad impossessarsi della somma di 1.600 euro in contanti, tentando, altresì, di scassinare anche una cassaforte senza però riuscire nell’intento.

Fuggito a gambe levate è stato però intercettato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile poco prima allertati da altre potenziali vittime, abitanti nel medesimo quartiere, anch’esse raggiunte da analoghe telefonate.

Il 23enne, originario del napoletano, all’atto del fermo da parte dei militari, ha comunque cercato di guadagnare la fuga spintonandoli e strattonandoli cercando di allontanarsi ma è stato definitivamente bloccato e tratto in arresto con l’accusa di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.

E’ verosimile che all’esterno delle abitazioni prese di mira vi fosse un complice con un’autovettura ed al riguardo sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri operanti.

L’intera refurtiva è stata immediatamente recuperata e sequestrata in attesa della restituzione all’anziana donna, mentre per il ragazzo si sono aperte le porte del carcere di Marino del Tronto.

In sede di giudizio direttissimo l’arresto è stato convalidato ed a carico del giovane, indagato per truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, è stata confermata l’applicazione della misura cautelare in carcere.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.