Occasione sciupata, tutto da rifare per gli jesini
La vittoria di Piacenza a Ozzano, nell’anticipo di sabato era un chiaro invito per la General Contractor, a uscire con i due punti dal campo di Castelraimondo, ponendo una ipoteca sul quarto posto.
Matelica gioca la partita perfetta, così così la squadra di coach Ghizzinardi, che non è riuscita ad allungare la striscia di vittoria, al settimo successo di fila.
Eppure per la squadra di Trullo era una partita da ultima spiaggia, certamente più per gli jesini: per il Matelica perdere poteva significare la retrocessione diretta, vincere, approfittando della sconfitta di San Miniato, la matematica certezza di conquistare il dodicesimo posto e potersi ancora giocare la salvezza.
Una condizione psicologica non certo facile, che al contrario la squadra di casa è riuscita a tramutare in energia e concentrazione, meritando i due punti e la speranza di una salvezza, nel girone di andata addirittura impensabile.
Insomma, Matelica è sembrato più affamato della squadra avversaria.
La General Contractor non è la stessa delle precedenti settimane: senza voler togliere meriti al Matelica, ha giocato a corrente alternata e, quello che è più grave, si è trovata a dover inseguire per quasi tutto il tempo, mandando in fiducia l’avversaria, che nella seconda parte del match ha gestito, praticamente a suo piacimento, i ritmi del match.
Diversi tiri facili concessi ai giocatori di casa, alcuni errori, in attacco, una quantità enorme di palle perse (troppe), un 17/24 dalla lunetta da rivedere, tutti elementi che riportano ad una serata-no, che non costituisce certo una bocciatura.
In una serata così negativa, di positivo c’è che si è rivisto Gatti, ancora non utilizzato, ma rientrato a referto.
Con questa battuta a vuoto la General Contractor si complica un po’ la vita, ma guarda ancora Ozzano, Piacenza, Ancona, dall’alto dei suoi due punti di vantaggio in classifica, con una consapevolezza: la prima che il suo destino è completamente nelle sue mani, due vittorie nei due incontri restanti significherebbero la certezza del quarto posto, la salvezza, potersi giocare perfino la promozione. Domenica 30 la squadra di Ghizzinardi tornerà al pala Triccoli, per affrontare Ancona, una vera finale da “dentro o fuori” per entrambe.
Parola d’ordine: non abbattersi e rialzare subito la testa.
VIGOR MATELICA-GENERAL CONTRACTOR JESI 82-72 (19-19, 23-16, 10-14, 30-23)
Vigor Matelica: Provvidenza 4 (1/1, 0/2), Gallo 13 (3/4, 1/2), Caroli 2 (1/2, 0/3), Polselli 18 (9/12, 0/3), Riccio 18 (5/7, 2/5), Fianchini ne, Mentonelli 7 (2/2, 0/1), Brugnola ne, Seck ne, Vissani 9 (0/0, 3/6), Adeola 5 (2/4, 0/3), Enihe 6 (0/0, 2/7). All.: Trullo.
Tiri liberi 12/13 – Rimbalzi 30, 9+21 (Enihe 6) – Assist 14 (Gallo 6).
General Contractor Jesi: Ferraro 6 (2/2, 0/0), Filippini 16 (4/8, 1/4), Merletto 12 (0/1, 3/9), Calabrese 8 (1/3, 2/5), Marulli 15 (2/5, 2/6), Varaschin 12 (5/8, 0/0), Giulietti ne, Moretti ne, Konteh 0 (0/0, 0/0), Cicconi Massi 0 (0/0, 0/0), Vita ne, Valentini 3 (0/1, 1/2), Gatti ne. All.: Ghizzinardi.
Tiri liberi 17/24 – Rimbalzi 37, 14+23 (Filippini 10) – Assist 13 (Merletto 6).