Friday 22 November, 2024
HomeSportLa Jesina chiude la stagione con l’ultima trasferta sul campo della Sangiustese

Ultimi calci in una stagione al di sotto delle aspettative

Ultimi centottanta minuti di questa stagione in chiaroscuro. Molte ombre, poche luci, in un campionato iniziato con ben altre premesse, nel quale una classifica insolitamente equilibrata lasciava sperare ben altro. Poco da dire, non sempre dal campo arrivano le risposte che ci si aspetta, è stato soprattutto il mese di marzo, nel quale tre partite casalinghe lasciavano presupporre bottini interessanti, a condannare la squadra a un ruolo da comprimaria.

A parte la reazione d’orgoglio, che ha portato la Jesina a violare il campo del Fossombrone, su nove punti a disposizione, la squadra ha raccolto un punticino, a dimostrazione di un crollo forse mentale, forse fisico, non certo nell’impegno, con una media pericolosamente da ultima della classe.

Buon per i leoncelli che, almeno, a due turni dal termine, la matematica li preserva dalla zona play-out.

Di Ruscio, che ha sostituito il dimissionario Strappini, dopo aver raccolto quell’unico punto contro l’Atletico Gallo, dovrà cercare di tirare fuori quello che può da una squadra ormai fuori dai giochi, per chiudere bene la stagione.

Contro la Sangiustese non sarà facile, vista la situazione di classifica e quel punto che la divide dalla zona play-out.

Non sarà della partita Borgese, che ha chiesto e ottenuto di fermarsi, dato che è ancora alle prese con un fastidioso infortunio che l’ha condizionato per gran parte della stagione.

Dopo aver scontato il turno di squalifica, sarà nuovamente disponibile Nazzarelli, mentre Minerva e Luca Giovanni, per via del doppio turno di stop, dopo le espulsioni rimediate alla fine del match di Porto Sant’Elpidio, saranno disponibili solo per i novanta minuti finali, al Carotti, contro l’Osimana, che probabilmente verrà a cercare i punti decisivi per conquistare i play-off.

Tornando alla partita di P. S. Elpidio, l’accenno di rissa finale è stato causato dal senso di frustrazione dei leoncelli, ma forse anche dall’eccessiva esultanza della squadra di casa, che sembrava reduce da una vittoria da Champions…

Un fatto che impone una profonda riflessione. Lungi da noi affermare che la condotta di gara della squadra non fosse lecita, la voglia di chiudere una stagione grigia era tanta e nemmeno che non fosse legittimo festeggiare, ma ormai è chiaro che in una categoria come questa, la Jesina è quasi sempre una delle squadre da battere, per la sua storia, per il suo pubblico.

È arrivato il momento di lasciare l’Eccellenza – non ce ne vogliano le avversarie – e tornare a livelli più consoni; in serie D era tutta un’altra storia, questo antagonismo eccessivo verso la Jesina lo si notava al massimo nei derby.

Per la società dovrà essere un’estate di profonde riflessioni, a partire dagli errori commessi, dal rivalutare la rosa dei giocatori e tutto il resto.

Ma per ora occhi rivolti al campo, per questi ultimi centottanta minuti.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).