Thursday 21 November, 2024
HomeAttualitàIn mostra Stroli e “Il volo di Venere”

Dopo quattro anni, ritorna a Jesi Lino Stronati, in arte Stroli, con una nuova produzione nata da suggestioni sui miti greci e sugli dei condivise con la scrittrice, poeta e performer Gabriella Cinti cui la mostra è dedicata.

“Il volo di Venere” sarà ospitata nei locali della galleria FEU! Lab, in viale Trieste 13. La mostra sarà visitabile dal 15 al 22 aprile, con apertura pomeridiana tutti i giorni, dalle 17,30 alle 20.

La nuova produzione rappresenta una nuova avventura ispirata agli ormai famosi uomini-uccello che l’artista lascia librare in voli di denuncia e al tempo stesso di speranza, al di là delle miserie umane.

Cosa ci rivelano gli organizzatori

“Il volo di Venere” è la promessa, già dal titolo, di una nuova avventura a bordo degli ormai famosi uomini-uccello che l’artista lascia librare in voli di denuncia e, come in questa produzione, di speranza, sopra il terreo mare, e dolorante, delle miserie umane.

E come dei, dunque liberi dalle umane e fallaci architetture morali, dalle incoerenze e dal benessere di parte, di piccolissima parte, gli uomini – uccello spiccano il volo senza fatica nella leggerezza ascensionale di un’etica davvero comune, richiamando nella natura, e nell’uomo in essa compreso, la consapevolezza d’esserne parte, esclusi degli accidenti del tutto ma responsabili della “salute” propria e del prossimo quotidiano, nelle scelte e nei propri comportamenti, nell’estensione di una sostenibilità che si allontani dall’antropocentrismo per approdare a un nuovo passo, forse non ancora sospeso nell’aria (la natura ci tiene a sé) ma che produca tracce più delicate, e leggere, e accoglienti nel nostro eco-sistema.

In questo, Stroli ha una capacità quasi divina, potente e fuori da ogni schema, di sorprenderci e di accompagnarci al tempo stesso, uomini e dei, per un attimo in volo, anche noi, a traguardare mappe sco

Nel ciclo “Il volo nosciute fuori dalla grotta delle nostre tranquille certezze.

di Venere” l’artista aggiunge alle note caratterizzanti della sua produzione una particolare scelta tricromatica. Tutte le nuove opere, infatti, sono realizzate con i colori blu cobalto, rosso strada e giallo cromo, in un mix che spinge potentemente tra terra e cielo i soggetti di Stroli, e noi, tanto da sollecitare in Fabio Ciceroni, noto critico d’arte questo scritto: “Sgorga così dal profondo magma della sua natura creativa l’antico fiotto dell’utopia, che avevamo intravisto prepotente sin dalle sue prime prove.

Di una tale cogenza si può fare una liberante scoperta entrando nelle opere di questa mostra.

Essa si apre per distendersi sull’apparizione quasi estatica di un futuro svelato, finalmente affrancato nel suo finale da un insperato azzurro…”       

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.