“Piena operatività per agroalimentare e turismo, settori che rappresentano un quarto dell’economia regionale”
da Coldiretti Marche
Prima Pasqua senza restrizioni per gli agriturismi marchigiani pronti ad accogliere, finalmente sia all’aperto che al chiuso senza differenze, i primi turisti della bella stagione.
Nelle Marche ci sono 1.100 agriturismi con 18423 coperti, 12675 posti letto. Sono circa 400 le attività agrituristiche che propongono degustazioni di prodotti aziendali o, ad ogni modo, del territorio.
A queste si potrebbero aggiungere tante realtà, tra vigneti e oliveti, che nelle Marche contano oltre 2mila cantine e 160 frantoi. Produzioni di grande pregio e attrattiva che nella nostra regione disegnano più di 20mila ettari di paesaggi incantati (oltre 15mila di vigneti, 9.500 di oliveti).
L’occasione di visitarli si propone per il Ponte pasquale. Secondo una stima Coldiretti sono circa 6 milioni gli italiani e i turisti stranieri che pranzeranno fuori tra Pasqua e Pasquetta.
Negli agriturismi italiani, secondo Campagna Amica Terranostra, sono attese oltre mezzo milione di presenze. Un turismo di prossimità, all’insegna del benessere che vede i piccoli borghi e le campagne grandi protagonisti accanto alla cucina a chilometro zero e della tradizione, con prodotti stagionali.
Ma il ritorno alla normalità è anche un toccasana per tutte quelle attività di accoglienza e di ristorazione fatta di hotel, ristoranti, bar che rappresentano per il settore agroalimentare un importante sbocco lungo la filiera e che, insieme, vanno a comporre quasi un quarto delle attività economiche presenti nelle Marche, secondo uno studio Coldiretti Marche su dati della Camera di Commercio.
Secondo Coldiretti “la prima filiera del Paese, per un valore che nel 2022 è salito a 580 miliardi; pari al 25% del Pil nazionale, ma è anche una realtà da primato per qualità, sicurezza e varietà a livello internazionale”.