Monday 22 December, 2025
HomeCronacaTreviso, assalto al pullman dopo il derby con Mestre

Sassaiola verso il pullman dei tifosi ospiti

Purtroppo viene da pensare che certi fatti non insegnano niente, se è vero che ieri, dopo il derby tra Treviso e Mestre, di serie D, nel dopo partita l’autobus con a bordo i tifosi ospiti, diretto verso la stazione ferroviaria, è stato colpito da vai oggetti e sassi, che hanno frantumato un vetro. Ferito l’autista aggredito dai tifosi a bordo del mezzo ed un agente della polizia.

Lungo il percorso il mezzo è stato oggetto di un agguato da parte degli ultras di casa che, come detto, hanno lanciato oggetti e sassi rompendo un vetro. A quel punto di tifosi mestrini hanno cercato di scendere dal mezzo per scontrarsi con i rivali trevigiani, ma se la sono presa con il conducente che si è rifiutato di aprire le porte ed è stato aggredito, finendo al pronto soccorso.

L’intervento degli agenti di scorta ha evitato il contatto tra le due tifoserie procedendo poi all’arresto di due tifosi, un 56enne ed un 25enne, peraltro già noti alle forze dell’ordine, sottoposti a un Daspo ancora in vigore.

Arrivati in stazione i tifosi mestrini sono stati fatti salire sul treno che li ha riaccompagnati a Mestre sotto scorta. Sono in corso indagini per dare un volto agli altri ultras che hanno preso parte all’agguato e al tentativo di aggressione.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2025 medaglia dorata per i 40 anni di iscrizione all’Ordine. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).