Si apre ufficialmente Birra dell’Anno 2026, la XXI edizione del concorso promosso da Unionbirrai che ogni anno premia le migliori birre artigianali italiane. Anche per questa edizione sarà Rimini a fare da cornice all’intero percorso della competizione, dai tavoli di degustazione alla cerimonia di premiazione, in programma domenica 15 febbraio, nella giornata inaugurale di Beer&Food Attraction.
Il concorso, organizzato dall’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti italiani, si conferma uno degli appuntamenti più attesi e autorevoli del settore brassicolo nazionale, capace di offrire una fotografia aggiornata dello stato di salute e delle tendenze della produzione artigianale.
Giudizi alla cieca e una giuria internazionale
Anche nel 2026 le birre iscritte saranno valutate attraverso degustazioni alla cieca da una giuria composta da esperti italiani e internazionali. I giudici assegneranno medaglie e riconoscimenti che, nel corso degli anni, sono diventati un vero e proprio punto di riferimento per i produttori e per l’intero comparto, incidendo sulla visibilità e sul posizionamento delle etichette premiate.
Debutta la categoria low e no alcohol
La grande novità di questa edizione è l’introduzione di una nuova categoria dedicata alle birre low e no alcohol, che porta a 46 il numero complessivo delle categorie in gara. Una scelta che intercetta un cambiamento ormai evidente nel mercato e nelle abitudini dei consumatori.
«Abbiamo deciso di aggiungere una categoria specifica per le birre a bassa o nulla gradazione alcolica – spiega Simone Monetti, direttore generale di Unionbirrai – perché rappresentano un trend in forte crescita, sia a livello internazionale sia nel panorama della birra artigianale. La richiesta del pubblico è aumentata in modo significativo e oggi sentivamo l’esigenza di dare a queste produzioni la giusta visibilità e dignità».
Fino alla scorsa edizione, le birre low e no alcohol venivano infatti inserite nella categoria delle “Extraordinary Lager/Weird Beer”, riservata alle birre fuori stile.
Confermati i premi speciali
Accanto ai riconoscimenti di categoria, tornano anche i premi speciali che caratterizzano il concorso. Tra questi, il titolo di Birrificio dell’Anno, assegnato sulla base dei migliori piazzamenti ottenuti in almeno tre categorie diverse, il Best Collaboration Brew, dedicato alle birre nate da collaborazioni brassicole realizzate in Italia, e il Best 100% Italian Beer, riservato alle produzioni realizzate esclusivamente con materie prime coltivate nel nostro Paese.
«Birra dell’Anno 2026 è pronta a raccontare il meglio della birra artigianale italiana – conclude Monetti – una comunità viva, una filiera in movimento, un concorso che cresce insieme ai suoi protagonisti». Un appuntamento che, anche quest’anno, si candida a essere una vetrina privilegiata per l’innovazione, la qualità e la creatività del movimento brassicolo nazionale.



