Tuesday 16 December, 2025
HomeSportPallacanestro Jesi, ad un passo dalla vittoria contro Civitanova

Nonostante 3 assenze di peso, sfiora la vittoria

C’erano tutti i presupposti per una partita senza storia, ben tre gli assenti – Deri, Mazzantini e Stazi – di fronte una delle grandi del campionato, Civitanova, eppure la Pallacanestro Jesi dà uno schiaffo alla mala sorte, sfiorando la vittoria. Proprio quando il match sembrava compromesso, sul 40-60, a 3’14” dalla fine del terzo quarto, la squadra di Sorgentone, ha trovato la giusta energia, facendo quadrato, tornando a centellinare le proprie energie, utilizzandole come meglio poteva, iniziando a risalire la china, con un break di 9-0, che ha cominciato a scalfire la sicurezza della squadra di Domizioli, dimenticando le incertezze dell’inizio dello stesso quarto, quando Sorgentone è stato costretto dalle circostanze a “inventare” Castellino play: conseguenza, due palle perse in azione di palleggio, con conseguenti contropiede degli ospiti e alcune conclusioni fallite, in difetto di lucidità.

Poi nel finale il golden boy di casa è stato uno degli artefici dello strappo finale, portando i suoi sul -2 ad una manciata di secondi dalla fine.

Primo quarto da effetti speciali, dall’una e dall’altra parte, giocate spettacolari ed un 24-24 alla prima sirena, figlio di una bella prestazione degli attacchi. Nel secondo quarto il primo tentativo di fuga della Virtus Civitanova, che va al riposo sul 45-32, grazie ad una tripla di Santi, proprio il giocatore che ha riaperto i giochi, alla ripresa del match, con due recuperate.

In quel parziale di 9-0, primo segnale importante della Pallacanestro Jresi, in via della voltata finale, 6 punti di un incontenibile Bagdonavicius. Il quarto finale è iniziato con un +12 a favore degli ospiti, che da quel momento in poi hanno via via perso lucidità in attacco, cozzando spesso contro la zona difensiva della squadra di casa.

A 6’ dalla sirena è iniziata la vera rimonta, dal -11, con due triple consecutive (Castellino e Mancini) e il contropiede di Ogiemwoni che vola a canestro, fino al 64-67, a inizio ultimo minuto.

Nel finale Civitanova ritrova un po’ della lucidità perduta, trovando di nuovo un doppio possesso di vantaggio, 64-68 (1/2 dalla lunetta di Kaba) a 15”; la squadra di Domizioli utilizza l’ultimo fallo-bonus a disposizione con Sorrentino, ma Castellino a 2” dalla fine trova il canestro del 66-68. Lui stesso commette fallo, portando in lunetta Kaba che, dopo uno scambio di sguardi con il coach, decide di provare il 2/2, anziché fallire il secondo e far ripartire il cronometro. Ha ragione lui, perché scrive definitivamente la parola “fine”, 66-70.

Civitanova porta a casa i due punti, soffrendo parecchio, la Pallacanestro Jesi esce sconfitta solo nel punteggio: in pochi avrebbero scommesso sulla sua vittoria, invece i biancorossi hanno scommesso, eccome, sulla loro voglia di vincere, sul loro carattere, arrendendosi solo ad una manciata di secondi dalla fine.

PALLACANESTRO JESI-VIRTUS CIVITANOVA 66-70 (24-24, 8-21, 17-18, 17-7)

Pallacanestro Jesi: Mancini 17, Giulietti 2, Ogiemwonyi 4, Castellino 15, Bagdonavicius 23, Deri ne, Grifoni 0, Rossini 5, Loccioni ne, Mazzatini ne, Stazi ne. All.: Sorgentone.

Virtus Civitanova: Santi 12, Mwambila 8, Liberati 9, Kaba 28, Luciani 7, Buccolini ne, Cegna 0, De Florio 7, Seri ne, Dembelè 0, Iannotti ne, Sorrentino 5. All.: Domizioli.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2025 medaglia dorata per i 40 anni di iscrizione all’Ordine. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).