Malore fatale sul posto di lavoro
Ci sono due momenti particolarmente sofferti per un giornalista: il primo è quando appoggia la penna sulla scrivania e il foglio rimane bianco, insomma il momento in cui smette di scrivere; il secondo è quando deve raccontare un evento tragico, capitato ad una persona che conosce bene. Con Rita Angelelli, non più di un paio di anni fa, noi di Capocronaca avevamo condiviso la presentazione del libro “Dal taccuino del cronista”, nel quale racconto notizie, episodi vissuti e raccolti in oltre trent’anni di giornalismo.
Avevo conosciuto personalmente Rita Angelelli, tempo prima, per condividere la presentazione di uno dei libri dell’autore Stefano Vignaroli; sì’ perché tutti noi componenti del Club Autori Jesini, più o meno, abbiamo pubblicato qualcosa con Le Mezzelane, la casa editrice portata avanti con vigore e tanta energia. Era stato messo a puntino – per quello che abbiamo appreso – il passaggio di consegne a sua figlia Camilla a inizio del prossimo anno.
Rita Angelelli è stata colta da un malore fatale sul posto di lavoro, ieri mattina: immediati i soccorsi, ma il suo cuore aveva smesso di battere. La sua scomparsa ha suscitato profonda emozione in tante persone che le conoscevano, molte delle quali nel mondo della letteratura. Sembra impossibile pensare che una persona infaticabile come lei, entusiasta del suo lavoro, che la portava spessissimo in giro per l’Italia, nelle fiere letterarie, così, all’improvviso si sia fermata. E per sempre.
(foto da Facebook: Rita Angelelli nel suo mondo)


