Il colpevole sarebbe un 23enne, che ha colpito anche il fratellino 12 enne
La rivalità tra le tifoserie di Ascoli e Sambenedettese è nota e nel corso degli anni si sono ripetuti diversi episodi spiacevoli. Quest’anno le due squadre si sono ritrovate nello stesso campionato 39 e in occasione dei due derby già giocati, uno in campionato, l’altro in coppa, sono stati necessarie misure straordinarie per organizzare l’ordine pubblico.
Il fatto è che spesso la rivalità sfocia in episodi riprovevoli anche fuori dallo stadio: anni fa un giovane che indossava un pantaloncino dell’Ascoli fu salvato dai bagnanti, che si opposero al tentativo di aggressione di un gruppo di tifosi della Samb. Tempo dopo un episodio, accaduto a Porto d’Ascoli, dove la serranda di un barbiere fu imbrattata con una scritta che, magari nel suo intento aveva un fondo goliardico, “il barbiere è un ascolano di m.”, ma non fu accettato dalla vittima, che sporse denuncia.
L’ultimo episodio ha dell’incredibile: un calciatore dell’under 15 dell’Ascoli Calcio e suo fratello dodicenne sono stati aggrediti a San Benedetto del Tronto, nei presso vicino dell’attività commerciale della madre dei due ragazzi.
Il 15enne con l’abbigliamento ufficiale dell’Ascoli, era nei pressi del negozio di sua madre; appena sceso dall’auto è stato afferrato per il giubbotto. L’aggressore pretendeva che gli consegnasse anche un cappellino con i simboli della squadra. Aggredito anche il fratello 12enne. Costretto a rinunciare al suo bottino, il 23 enne si è allontanato rapidamente dal centro commerciale, ma il nonno e la zia accorsi in aiuto dei due fratelli, ne hanno annotato la targa dell’auto.
I due ragazzi sono stati condotti al pronto soccorso per accertamenti.


