Wednesday 19 November, 2025
HomeCulturaJesi, nel ricordo di Francesco Degrada va in scena L’Olimpiade di Pergolesi

Nel ventennale della scomparsa del musicologo Francesco Degrada, il Teatro Pergolesi di Jesi propone una nuova produzione de “L’Olimpiade” di Giovanni Battista Pergolesi, in scena venerdì 21 e domenica 23 novembre (anteprima giovani il 19). Sul podio Giulio Prandi, regia di Fabio Ceresa, scene e costumi firmati dai vincitori del Concorso Josef Svoboda. L’allestimento ambienta l’opera ai tempi delle Olimpiadi di Berlino del 1936.

La Stagione prosegue poi con la prima esecuzione assoluta de “Il Giudizio di Paride” di Paolo Marchettini, su libretto di Fabio Ceresa, sabato 29 e domenica 30 novembre (anteprima giovani il 27). Dirige Gianluca Martinenghi alla guida del Time Machine Orchestra.

Due produzioni originali per la Stagione Lirica 2025

All’interno della 58ª Stagione Lirica di Tradizione, curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini, debuttano quindi due nuovi titoli: una rarissima opera barocca di Pergolesi, riproposta in nuova produzione; una nuova commissione in prima mondiale.

Per entrambi gli spettacoli, la regia è affidata a Fabio Ceresa, mentre scene e costumi sono firmati da Bruno Antonetti e Giulia Negrin, vincitori della V edizione del Concorso intitolato a Josef Svoboda.

“L’Olimpiade” di Pergolesi: un omaggio a Francesco Degrada

L’opera, nella sua edizione critica curata da Degrada e Claudio Toscani, torna nel teatro dedicato al compositore jesino.
A dirigere l’Orchestra Ghislieri sarà Giulio Prandi, tra i più autorevoli interpreti del repertorio antico.

Nel cast: Theodora Raftis (Megacle), Josè Maria Lo Monaco (Licida), Silvia Frigato (Argene), Carlotta Colombo (Aristea), Anicio Zorzi Giustiniani (Clistene), Matteo Straffi (Aminta), Francesca Ascioti (Alcandro).

La lettura scenica proposta a Jesi colloca la vicenda nei giorni delle Olimpiadi di Berlino 1936, creando un dialogo tra estetica razionalista e classicità.
Come sottolinea Ceresa, l’opera “è un poema sull’amicizia, sull’equilibrio e sulla grazia, un racconto di vulnerabilità e redenzione”.

“Il Giudizio di Paride”: debutto mondiale per la nuova opera di Marchettini

La nuova commissione della Fondazione Pergolesi Spontini presenta un processo in forma di opera: Paride è accusato di deicidio per la morte di Achille, e la decisione finale spetta al pubblico.
Nel cast: Laura Stella (Hera), Gaia Cardinale (Atena), Elena Antonini (Afrodite), Benedetta Mazzetto (Artemide/Apollo), Mattia Fiocco (Asclepio/Zeus).

L’opera, diretta da Gianluca Martinenghi, alterna solennità, ironia e toni giocosi.
Il compositore Marchettini definisce il lavoro “un’opera-processo in dieci quadri, sospesa tra tragedia, commedia e riflessione filosofica”, con chiari riferimenti alla tradizione italiana del Settecento e alla modernità neoclassica.

Ceresa, autore del libretto e regista, la descrive come “una commedia teologica e una satira del potere divino, costruita come un legal drama mitologico che indaga il rapporto tra destino e libertà”.

La 58ª Stagione Lirica di Tradizione

Con direzione artistica di Cristian Carrara e direzione generale di Lucia Chiatti, la Stagione presenta quattro titoli d’opera e un balletto.
Dopo il Don Giovanni inaugurale, “L’Olimpiade” e “Il Giudizio di Paride”, il cartellone prosegue con:

La bohème” di Puccini – 19 e 21 dicembre (anteprima giovani 17 dicembre) – regia Paul-Émile Fourny, direzione Jacopo Rivani, con FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana.

Romeo e Giulietta” – balletto sul palcoscenico il 29 dicembre, coreografia e costumi di Federico Veratti, scenografia di Marco Pesta, Balletto di Milano.

Accanto agli spettacoli, proseguono le iniziative “Intorno alla stagione lirica”: guide all’opera, percorsi formativi per studenti e servizi di accessibilità per spettatori con disabilità sensoriali.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.