Mistero e fascino. Sfortuna e pregiudizio. Il gatto nero da sempre cela dietro al suo sguardo tali opposti. Ogni 17 novembre, si celebra in Italia la Giornata a lui dedicata, un momento per sfatare superstizioni e rivalutare uno dei felini più eleganti e mal compresi del regno animale. Non più simbolo di sventura, ma portatore di fascino, mistero e, perché no, fortuna.
Dall’Antico Egitto al mito celtico
Nell’Antico Egitto, i gatti erano animali sacri e protettori della casa. La dea Bastet, spesso rappresentata con testa di gatto, incarnava protezione, fertilità e prosperità. I gatti neri, in particolare, erano ammirati e rispettati, simboli di saggezza e chiaroveggenza.
In Europa, le tradizioni celtiche parlano del Cat Sìth, un gatto fatato nero con poteri magici, capace di portare fortuna o sventura a seconda del comportamento degli uomini. Nel Medioevo, però, la superstizione europea li associò a streghe e magie oscure, creando il mito del gatto “portatore di sfortuna” che ancora sopravvive in alcune culture popolari.
Tra superstizione e protezione: i mari e il folklore
Per i marinai britannici e irlandesi, un gatto nero a bordo era segno di buona sorte: cacciava i topi, proteggeva le navi e assicurava viaggi sicuri. Nelle tradizioni italiane, invece, alcune leggende meridionali raccontano che gli occhi gialli dei gatti neri spaventassero i cavalli notturni, dando origine all’idea di animali portatori di malaugurio.
Non mancano figure del folklore italiano, come la Pantafica in Abruzzo, uno spirito notturno talvolta raffigurato come un grosso gatto nero, a testimonianza di quanto il felino sia intrecciato con miti locali e storie popolari.
Oriente e fortuna
In Giappone, il gatto nero ha significati opposti rispetto all’Occidente: è simbolo di fortuna, prosperità e protezione. A volte viene raffigurato con occhi attenti e postura elegante, capace di allontanare pericoli e portare benessere a chi lo ospita. La sua immagine positiva evidenzia quanto le credenze culturali possano trasformare lo stesso animale in simbolo di timore o di fortuna, a seconda del contesto.
La Giornata del Gatto Nero in Italia
La data del 17 novembre non è casuale: il numero 17, tradizionalmente associato alla sfortuna, e il mese di novembre, percepito come cupo, diventano così lo sfondo ideale per una giornata di celebrazione e sensibilizzazione. L’iniziativa dell’AIDAA invita ad adottare gatti neri dai rifugi e a sfatare miti millenari, ricordando che ogni gatto merita amore e protezione, indipendentemente dal colore del pelo.
Oggi le associazioni organizzano eventi, campagne social e raccolte fondi, mentre online spopolano hashtag come #BlackCatsMatter, con foto e storie che celebrano il fascino e la dignità di questi animali.



