Bologna – Un grave lutto ha colpito la cantante Laura Pausini e la sua famiglia. Ettore Pausini, 78 anni, zio della nota artista, è morto in seguito a un tragico incidente stradale avvenuto domenica 2 novembre, in periferia di Bologna, lungo via degli Stradelli Guelfi.
L’uomo, originario di Solarolo (Ravenna) come la famiglia Pausini ma residente a Bologna, era un appassionato ciclista e, secondo le prime ricostruzioni, stava rientrando da uno dei suoi abituali giri in bicicletta quando è stato travolto da un’automobile.
L’incidente. La collisione è avvenuta nel tratto tra Castenaso e San Lazzaro di Savena. L’impatto è stato devastante, distruggendo la bicicletta e lasciando il 78enne in condizioni critiche.
La fuga. La tragedia è aggravata dal fatto che il conducente dell’auto, identificata come una Opel Astra datata, non si è fermato a prestare soccorso e si è dato alla fuga.
I soccorsi. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, compreso l’arrivo dell’elisoccorso, i tentativi di rianimazione, durati circa un’ora, si sono rivelati inutili. Ettore Pausini è deceduto sul posto a causa delle gravissime ferite riportate.
La caccia all’auto pirata e il ritrovamento
Immediatamente dopo l’incidente, è partita la caccia all’auto pirata, con le forze dell’ordine che hanno setacciato la zona e le telecamere di sorveglianza.
Secondo le ultime notizie, l’automobile coinvolta è stata ritrovata poco distante dal luogo dell’impatto, ma è ancora in corso la ricerca per identificare e rintracciare la persona che era alla guida.
La Procura di Bologna ha aperto un’indagine per fare piena luce sull’accaduto.
Chi era Ettore Pausini
Ettore Pausini non era solo lo zio della star della musica; era una figura molto conosciuta e stimata. Ex barbiere e imprenditore, era noto per la sua grande passione per i viaggi “on the road” e per l’impegno sociale.
Era un testimonial dell’associazione Onconauti a Bologna, dopo essere guarito da un tumore, e in passato la nipote Laura Pausini aveva espresso pubblicamente il suo orgoglio per la forza e la testimonianza dello zio.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto non solo nella sua famiglia, ma nell’intera comunità di Solarolo e Bologna.



