Tuesday 7 October, 2025
HomeAttualità“Visioni”, Ancona ospita il 69° Congresso dell’ingegneria italiana

Dal 13 al 16 ottobre il 69° Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri. Attesi 1.300 professionisti per discutere di sicurezza, infrastrutture e innovazione

Sarà il capoluogo dorico ad ospitare, dal 13 al 16 ottobre, il 69° Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia. Un appuntamento che torna nelle Marche dopo oltre venticinque anni e che porterà ad Ancona 1.300 professionisti da tutta la penisola, rappresentanti dei 104 Ordini provinciali e delle 25 Federazioni regionali.

Il titolo scelto – Visioni – racconta l’obiettivo del congresso: riflettere sul ruolo dell’ingegneria come architrave della modernizzazione italiana, capace di proporre soluzioni concrete alle fragilità del Paese. Prevenzione sismica e idrogeologica, infrastrutture fisiche e digitali, gestione delle opere pubbliche, sicurezza delle reti intelligenti: questi i grandi temi al centro del confronto.

Un grande palcoscenico di confronto

Le Marche diventeranno, per alcuni giorni, non una semplice vetrina, ma un vero e proprio palcoscenico di confronto” spiega Stefano Capannelli, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona. “Ogni tema inviterà a comporre una prospettiva risolutrice, una visione al servizio dei territori. Discuteremo di prevenzione sismica e idrogeologica, di crescita delle infrastrutture fisiche e telematiche, con particolare attenzione ai porti, e del nuovo Codice dei contratti”.

Il congresso prenderà il via il 13 ottobre al Teatro delle Muse, che con i suoi 1.100 posti offrirà la cornice ideale all’inaugurazione. Il giorno successivo, il 14, i lavori si sposteranno su una nave da crociera diretta a Fiume (Rijeka), dove è previsto un confronto con i colleghi croati.

Le ricadute per la città e la regione

Il sindaco di Ancona Daniele Silvetti sottolinea i benefici per il capoluogo: “L’evento genererà riflessi positivi, non solo sul piano della visibilità ma anche come volano di sviluppo turistico e congressuale. È nostra intenzione co-progettare assieme agli ordini professionali una città sempre più al servizio della crescita regionale”.

Accanto ad Ancona, protagonista anche Macerata, che nei giorni precedenti ospiterà attività sportive e aggregative con 1.600 atleti. “Abbiamo voluto offrire ai colleghi l’opportunità di scoprire le meraviglie paesaggistiche e culturali delle Marche” aggiunge Alessandro Mecozzi, vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri di Macerata.

Per Massimo Conti, presidente della Federazione regionale, il congresso sarà un’occasione di riflessione a partire dalle esperienze recenti: “Sisma del 2016, alluvione del 2022, rinnovo delle tratte ferroviarie, edilizia ospedaliera, connessioni stradali tra aree interne e costa. Il congresso rappresenterà un momento per ripensare le nostre infrastrutture e rafforzare la sicurezza del territorio”.

Le Marche diventeranno un teatro sul quale andrà in scena il meglio della cultura ingegneristica italiana” afferma Alberto Romagnoli, unico rappresentante marchigiano nel Consiglio nazionale degli Ingegneri. L’assise sarà preceduta, il 12 ottobre in piazza Roma, dall’evento “Ingegniamoci” promosso dai Giovani Ingegneri del CNI: una giornata aperta alla cittadinanza con laboratori e dimostrazioni su energia, sostenibilità, sport, inclusione e intelligenza artificiale.

A sostegno del congresso hanno collaborato Università Politecnica delle Marche, ANCE Marche, Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale e diversi sponsor.

Dopo la Trilaterale del 2023 e il G7 Salute del 2024, Ancona si prepara così a diventare la capitale dell’ingegneria italiana, proiettando le Marche al centro del dibattito nazionale su innovazione, sicurezza e sviluppo infrastrutturale.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.