Tuesday 7 October, 2025
HomeAttualitàEx ospedale di Jesi: la pianificazione urbanistica ritorna al comune

La questione del futuro dell’ex ospedale di Jesi torna al centro del dibattito politico, con l’attuale Amministrazione comunale che rivendica la responsabilità e la guida del processo di pianificazione urbanistica per l’area. Un’iniziativa che, secondo il Comune, mira a recuperare un decennio perduto di inazione.

Secondo quanto espresso dalla maggioranza, le precedenti Amministrazioni, sostenute dalla forza politica JesiAmo, non avrebbero affrontato la questione per ben dieci anni. L’azione di recupero avviata ora si scontra però con un’ondata di critiche, definite “stucchevoli” e sintomo di una politica che “rifiuta la visione e si nasconde dietro lo scandalo presunto.”

Ecco la nota stampa dell’amministrazione comunale.

Per 10 anni le Amministrazioni comunali sostenute da JesiAmo non hanno fatto assolutamente nulla per affrontare la questione del futuro dell’ex ospedale, ed ora che questa Amministrazione recupera quel tempo perduto, ecco l’attacco stucchevole, dimostrazione di una politica che rifiuta la visione e si nasconde dietro lo scandalo presunto.

E come lo fa? Capovolgendo completamente i concetti basilari della pianificazione urbanistica che per legge sta in capo unicamente al Comune: un percorso partecipato, una successiva variante urbanistica e il conseguente piano di recupero attuativo.

Qui invece si vuole ribaltare tutto: partire da un piano di recupero già fatto, tra l’altro da un privato mai consegnato in Comune, che dovrebbe essere oggetto di attuazione urbanistica (a questo punto decisa dal privato) e semmai coinvolgere la comunità a cose fatte. Siamo alla commedia dell’assurdo!

Jesiamo sappia che il governo del territorio non è in vendita. E il piano per l’ex ospedale non è un costo burocratico e neanche la partecipazione con la cittadinanza: è il nostro atto strategico per dare attuazione concreta al recupero di un’area fondamentale garantendo una visione d’insieme sostenibile e condivisa.

Urbanistica e governo del territorio – con conseguenti opportunità immobiliari chiare e trasparenti – non sono in mano all’Amministrazione comunale per un caso, ma per precisa scelta del legislatore. Il compito primario di questo ente è disegnare la città. Chi non investe in piani di qualità, chi li bolla come spreco, condanna la città a una sola cosa: a subire le decisioni altrui. E i pessimi esempi in Italia non mancano.

Siamo proprietari al 12% di quell’area e rivendichiamo il diritto e il dovere di guidare l’intero processo per l’interesse collettivo. Chi non investe nel governo del territorio, chi non lo vuole, condanna questa città ad avere ancora a lungo un’area come quella dell’ex ospedale in stato di abbandono e forse, in un giorno non precisato, ad accettare i finanziamenti che arrivano per caso, cucendo addosso a Jesi le soluzioni altrui. E questo per noi è inaccettabile.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.