Thursday 2 October, 2025
HomeAttualitàJesi, approvate linee guida per l’accessibilità dei locali aperti al pubblico

Il consiglio comunale ha approvato nella sua ultima seduta un utile vademecum per i locali aperti al pubblico

Il Consiglio comunale, anche su stimolo e in collaborazione con la Consulta per la Disabilità, ha approvato nella sua ultima seduta le linee guida per l’accessibilità dei locali aperti al pubblico: rappresenteranno un contributo pratico per affrontare e risolvere criticità presenti, a servizio degli operatori commerciali e delle associazioni di categoria con le quali era già stato compiuto un confronto. Il documento si richiama al regolamento edilizio comunale che prevede che “la progettazione e la realizzazione di interventi urbanistici-edilizi devono essere effettuate in conformità alle disposizioni in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche”.

Le linee guida sono state precedute da un censimento dal quale è emerso che il 65% delle attività aperte al pubblico nell’area del centro storico – pari a 222 sui 342 totali – presenta barriere architettoniche. Una percentuale che coinvolge sia le attività che hanno la vetrina a filo con il muro – sono 151 quelle censite nella medesima area -, che quelle con vetrina in posizione arretrata (le restanti 191). Una situazione resa ancora più evidente a seguito dei recenti lavori di riqualificazione di corso Matteotti.

Di qui l’opportunità di porre l’attenzione principalmente agli ostacoli relativi all’accesso ai locali con affluenza di pubblico, fornendo una panoramica generale degli spazi e dei loro componenti ed evidenziando le caratteristiche necessarie per garantire il rispetto delle normative vigenti. In esame vengo prese le porte di ingresso (dimensioni, manovrabilità, gradini), pavimenti, infissi esterni, arredi, servizi igienici, percorsi orizzontali, scale, rampe, ascensori o servoscala e spazi esterni.

Ne risulta un utile vademecum con esempi grafici illustrativi, suggerendo interventi, materiali e colori, tenendo conto anche i locali presenti in contesti storici e architettonici di pregio. 

“L’eliminazione delle barriere architettoniche non è un’opera puntuale, che può essere esaurita nell’arco di pochi anni o di una legislatura” ha sottolineato il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Samuele Animali, che ha aggiunto: “È un lavoro che richiede un impiego costante di risorse, ma soprattutto deve essere affiancato da un’attenzione continua. Occorre a tutti i livelli maturare la consapevolezza che l’abbattimento delle barriere ed il design universale sono una questione di equità e rispetto. Solo così potremo costruire progressivamente una città sempre più a misura di tutti e di tutte”.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.