“Stop al genocidio – Palestina libera.”, questo il testo riportato sul manifesto esposto a Cupramontana sul Palazzo Comunale, un gesto simbolico volto a esprimere vicinanza alla popolazione palestinese e a richiamare l’attenzione sui diritti umani.
L’iniziativa, realizzata grazie all’ideazione di Aaltoo e all’artwork di Marco Goran Romano, è stata approvata dal Consiglio Comunale e dalla Giunta e, come ricordato dal sindaco durante il Consiglio del 30 luglio, rappresenta un atto di responsabilità civile e morale: “Oggi siamo chiamati a compiere un gesto di coscienza e di civiltà – ha dichiarato –. La situazione nel Territorio palestinese occupato è tragica e insostenibile: decine di migliaia di vittime, infrastrutture distrutte, bambini privati del diritto alla cura e famiglie spezzate. Come Comune possiamo e dobbiamo fare la nostra parte, anche con gesti simbolici che contribuiscono a costruire un’onda di giustizia, solidarietà e rispetto dei diritti umani”.
La questione israelo-palestinese ha radici storiche profonde e complesse, a partire dalla creazione dello Stato di Israele nel 1948 e dall’esodo di centinaia di migliaia di palestinesi; oggi Gaza e Cisgiordania vivono una situazione di emergenza umanitaria, con violenze ricorrenti, restrizioni alla libertà di movimento, distruzione di infrastrutture e gravi violazioni dei diritti umani. Con questo gesto, Cupramontana intende ribadire il proprio impegno per la pace, il rispetto dei diritti umani e la legalità, sottolineando che anche i comuni più piccoli possono assumere un ruolo significativo nella diffusione di valori di giustizia, solidarietà e responsabilità civile. Il sindaco ha inoltre ricordato che il Comune si impegna a sospendere relazioni o accordi che possano indirettamente sostenere l’illegalità nei territori occupati e a promuovere la coerenza e il ruolo etico delle istituzioni locali come attori consapevoli della vita democratica.