Un team medico internazionale, con un contributo fondamentale di due professionisti italiani, ha affrontato con successo una complessa malformazione cranio-facciale su una ragazza di 15 anni. L’intervento, durato diverse ore, ha permesso a Fatima (nome di fantasia) di riavere il suo volto e la sua autostima.
Un caso complesso, una collaborazione vincente
Fatima, proveniente dal Bahrein, soffriva di una grave malformazione congenita che con il tempo si era aggravata. La patologia aveva dilatato la distanza tra le orbite oculari e deformato il naso, dividendolo in due sezioni. Questa condizione non era solo un problema estetico: come spiegano il Dott. Giuseppe Consorti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e il Prof. Maurizio Iacoangeli, a capo della Neurochirurgia Oncologica e d’Urgenza, l’aumento delle dimensioni del cervello avrebbe potuto causare conseguenze serie a livello neurologico.
L’operazione è stata eseguita presso l’ospedale “San Gerardo” di Monza, in un’inedita joint-venture internazionale. Oltre ai medici italiani, hanno partecipato chirurghi lombardi e il Dott. Nabeel Alshafai, neurochirurgo del Bahrein. Il Dott. Consorti e il Prof. Iacoangeli hanno giocato un ruolo chiave, mettendo a disposizione la loro esperienza e lavorando fianco a fianco con i colleghi.
Un intervento di altissima precisione
La complessità del caso ha richiesto l’intervento di un team multidisciplinare di esperti, composto da chirurghi maxillo-facciali, neurochirurghi e anestesisti. L’obiettivo era riavvicinare le orbite oculari e rimodellare il naso, ma in modo che l’operazione fosse il più possibile sicura e non lasciasse cicatrici evidenti.
Gli specialisti hanno eseguito una osteotomia, rimuovendo l’osso che separava le orbite, per poi scolpire e riposizionare le ossa degli zigomi e rimodellare il naso. La sfida maggiore è stata operare sulla delicata regione della base cranica, una zona considerata in passato una “terra di nessuno” tra la chirurgia cranica e quella maxillo-facciale. Tuttavia, grazie all’eccellenza raggiunta in questo campo, i chirurghi sono riusciti a intervenire senza danneggiare i nervi olfattivo, ottico e frontale. Per completare l’opera, la parte cranica è stata riempita con osso sintetico e le suture sono state nascoste sotto la cute, rendendo il risultato esteticamente impeccabile.
Un futuro migliore per Fatima
L’intervento è perfettamente riuscito. Fatima è tornata nel suo paese d’origine e sta bene. “Non finiremo mai di ringraziare i chirurghi italiani per il grande risultato estetico raggiunto”, scrivono i familiari in uno dei tanti messaggi inviati ai medici.
La storia di Fatima non è solo un esempio di eccellenza medica, ma anche di collaborazione e solidarietà internazionale. L’esperienza positiva apre le porte a future partnership tra i professionisti italiani e quelli arabi, come ha sottolineato il Dott. Nabeel Alshafai, sperando che questo sia solo l’inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione. La vita di Fatima, che aveva già subìto due interventi senza successo, è cambiata per sempre, restituendole il sorriso e la possibilità di affrontare il futuro con rinnovata autostima.



