Gli atti vandalici ed intimidatori non hanno appartenenza né orientamento politico: sono da condannare senza esitazioni.
Il disegno di un uomo stilizzato appeso a testa in giù e di fianco scritto un nome, è un atto vandalico, violento ed intimidatorio. Bruciare uno stendardo con l’immagine di una donna che spinge un passeggino, è un atto vandalico, violento e intimidatorio.
Due diverse situazioni, che non devono essere assegnate arbitrariamente ad una o all’altra mano, ma ci chiedono una sola ed unica risposta: la condanna ferma a qualsiasi gesto che rimandi alla violenza e all’odio. Perché a tutto questo non c’è alcuna giustificazione e nessuna attenuante.
Che nessuno mai alimenti le ostilità, il disprezzo, il livore.
L’augurio ed anche più pragmaticamente l’intento deve essere quello di lavorare tutti, unitamente, a diminuire le distanze e le contrapposizioni, alimentando quotidianamente un clima di dialogo e di confronto pacifico.