È la giornata per eccellenza dedicata agli scherzi. Ogni anno il primo aprile, la fantasia delle persone inventa modi per far sorridere e prendersi gioco dell’altro. Dai pesci di carta attaccati sin da bambini alle spalle del compagno di classe agli scherzi più elaborati degli adulti, organizzati e meticolosamente studiati per poi finire sempre con la consueta espressione: “pesce d’aprile“.
Dall’antichità ad oggi, dalle tradizioni del mondo a quelle del nostro paese, perché il primo aprile è il giorno degli scherzi?
Tradizione dalle antiche origini
L’antropologo Giuseppe Pitrè vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento ha dedicato alla questione un piccolo libro dal titolo “breve storia del pesce d’aprile“. Tra le sue pagine scrive: “nel campo delle tradizioni popolari, è difficile trovare un uso la cui origine sia tanto oscura e controversa“. Intorno alla tradizione degli scherzi del primo aprile ruotano infatti innumerevoli versioni e leggende radicate forse sull’unica attuale certezza scoperta dagli studiosi come Pitrè.
Pare infatti che la sua nascita sia legata alle stagioni, in particolare alla primavera. Nell’antica Roma, l’arrivo della bella stagione veniva festeggiata con due festività: le Veneralia e le Hilaria. Le prime, dedicate alla dea Venere, ricorrevano proprio il primo aprile, mentre le seconde iniziavano il 25 marzo e procedevano per diversi giorni, celebrate con canti, giochi e scherzi.
Un’altra storia ci riporta invece ai tempi di Cleopatra e del suo amante Antonio. Per vincere una gara di pesca, Antonio avrebbe ordinato ad un servo di attaccare all’amo il pesce più grande che avesse trovato. Cleopatra però se ne accorse e fece sostituire il pesce scelto con un pesante pesce finto ricoperto di pelle di coccodrillo.
Leggende dall’Inghilterra e aneddoti dalla Francia
Alla ricerca delle origini delle tradizioni legate al primo aprile, una leggenda ci conduce nell’Inghilterra medievale. Durante il suo regno, Giovanni Senza Terra aveva stabilito che qualsiasi territorio avesse incontrato il suo passaggio sarebbe di diritto diventato suo. L’editto allarmava i cittadini che avevano sempre paura di perdere i loro terreni qualora il re passasse a trovarli. Così, all’arrivo del re nel Regno di Gotham, i regnanti iniziarono a comportarsi in modo assurdo, annegando pesci o fingendo di catturare uccelli in gabbie invisibili. Quando il re arrivò, credette che quegli abitanti fossero passi e fuggì, giurando che non sarebbe più tornato lì.
Della Francia, si tramanda invece la storia del Capodanno cambiato. Fino la 1500, in terra francese il capodanno veniva festeggiato dal 25 marzo al 1 aprile. Nel 1564 però, re Carlo IX iniziò a seguire il calendario gregoriano che festeggia il capodanno il 1 gennaio. In un primo momento, non tutti i sudditi la presero bene, così iniziarono a festeggiare comunque il primo aprile scambiandosi regali vuoti o invitandosi a feste inesistenti e visto che nel primo giorno del mese il sole lascia il segno dei Pesci, accostarono allo scherzo l’espressione “pesce d’aprile”.
Dall’Italia, storie di re e lische di pesce
Nel piccolo paesino friulano di Aquileia sul finire del 1300, il beato Betrando di Saint- Geniès era a cena con il papa, invitato per il venerdì santo nel paese. Durante la conviviale a base di trote e anguille però, una spina di pesce si conficca nella gola del papa che finisce a letto e si addormenta. Al suo risveglio miracolosamente la lisca è sparita dalla gola e viene trovata accanto al letto su di un piatto d’argento. Da quel giorno, il papa decretò che in tutta la diocesi di Aquileia nessuno mangiasse più pesce il primo aprile.
I memorabili scherzi della BBC
Tra gli scherzi del primo aprile passati alla storia, quelli della BBC meritano ogni anno di essere ricordati. È il 1957 quando la redazione inglese trasmette un documentario di tre minuti in cui una famiglia svizzera raccoglie spaghetti da un albero in giardino. La raccolta è tipica del Canton Ticino e avviene ogni anno alla fine di marzo viene detto. In poche ore centinaia di persone chiamarono per chiedere di acquistare gli alberi degli spaghetti.
Il primo aprile del 1972 invece l’astronomo Patrick Moore, in onda sulla BBC, annuncia l’allineamento dalle 9.47 del mattino dei pianeti Giove e Plutone. Lo straordinario evento astrologico avrebbe modificato la forza di gravità, cosicché, chiunque avesse saltato in quel momento avrebbe avvertito un’insolita sensazione di leggerezza. Anche in quel caso, centinaia di inglesi abboccarono e avvertirono la redazione di aver provato quanto spiegato dall’esperto.