Conto alla rovescia per l’apertura del campo scuola “Anch’io sono la Protezione Civile”, l’iniziativa nazionale promossa dal Dipartimento di Protezione Civile che dal 3 al 7 settembre porterà all’Abbazia del Beato Angelo di Cupramontana trenta ragazzi e ragazze tra i 10 e i 16 anni in un’esperienza unica di formazione, solidarietà e cittadinanza attiva.
Giovani protagonisti della sicurezza
Organizzato dal Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile insieme alla Croce Verde di Cupramontana, con il sostegno del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, il progetto mira ad avvicinare i giovani al mondo del volontariato e alla cultura della prevenzione.
Per cinque giorni i partecipanti saranno coinvolti in lezioni teoriche e soprattutto in esercitazioni pratiche: gestione degli incendi boschivi, primo soccorso, comunicazioni radio, cartografia e orientamento. Attraverso simulazioni realistiche, i ragazzi impareranno a lavorare in squadra, prendere decisioni sotto stress e sviluppare senso di responsabilità, sempre seguiti da istruttori qualificati e volontari veterani.
Tutor e nuove generazioni
Un ruolo prezioso sarà svolto dai tutor, ex partecipanti delle passate edizioni, che metteranno a disposizione la loro esperienza per affiancare i più giovani, facilitandone l’inserimento e diventando punti di riferimento e guide.
“Educare i giovani su prevenzione e sicurezza è cruciale per costruire una società più resiliente e consapevole” sottolineano gli organizzatori, convinti che il campo non sia solo un’occasione per imparare, ma un vero e proprio percorso di crescita personale, capace di stimolare creatività, collaborazione e impegno civico.
Oltre al Dipartimento nazionale, il progetto si avvale della collaborazione di associazioni locali e istituzioni, confermando come il tema della sicurezza e della protezione civile sia patrimonio condiviso da tutta la comunità.
Il campo scuola si concluderà il 7 settembre con una giornata aperta che permetterà di valorizzare l’impegno dei ragazzi e ringraziare le realtà che hanno reso possibile l’iniziativa.