Monday 1 September, 2025
HomeAttualitàCasa Rossa, ad Ancona un modello di cura e inclusione sociale

È tornata a pieno regime l’attività della Casa Rossa, la struttura dell’AST Ancona dedicata al sostegno delle fragilità e al disagio mentale, riaperta nei mesi scorsi dopo un’importante ristrutturazione. Immersa in un ampio polmone verde, la Casa Rossa rappresenta oggi un luogo in cui assistenza, formazione e integrazione sociale si intrecciano in un progetto di comunità condiviso.

Verde come terapia e inclusione

Le attività non si limitano al supporto sanitario: gli ospiti partecipano a percorsi di giardinaggio e coltivazione, che diventano strumenti di inclusione e benessere. Dopo la piantumazione di olivi e piante officinali, nelle scorse ore si è svolta la potatura degli olivi e la cura dell’orto, con il coinvolgimento dei detenuti della Casa Circondariale di Barcaglione. Un’iniziativa inserita all’interno del corso di formazione “Gestione sostenibile del verde urbano”, promosso dal centro CRISMAT dell’Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con l’Istituto penitenziario e il Comune di Ancona.

I prossimi passi

Parallelamente, la struttura si prepara a un ulteriore salto di qualità: dalla prossima settimana partiranno i lavori per il completamento della nuova centrale termica e della cucina, interventi che renderanno più confortevoli gli spazi e potenzieranno le attività rivolte agli utenti.

La Casa Rossa si conferma così non solo presidio sanitario, ma anche laboratorio sociale, grazie al dialogo con famiglie, associazioni e istituzioni del territorio. Le sinergie costruite dall’AST Ancona puntano a rispondere con strumenti concreti e innovativi alle esigenze di un settore complesso e delicato, come quello della salute mentale e delle fragilità.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.