Thursday 21 August, 2025
HomeMarcheCultura MarcheAd Ascoli Piceno, il primo convegno scientifico sull’enigmatica Armilla Picena

Due giornate di studi dedicate a uno dei reperti più affascinanti e misteriosi dell’archeologia picena: l’Armilla Picena, oggetto risalente al VI secolo a.C. che, sin dal XVIII secolo, incuriosisce studiosi e appassionati per la sua funzione ancora oggi sconosciuta.

Il convegno, ideato e curato dall’antropologo Giacomo Recchioni, riunirà storici dell’arte, ricercatori, docenti universitari, professionisti museali e umanisti in un dialogo multidisciplinare. Tra i relatori figurano Stefano Papetti, Oronzo Mauro, Carlo Bachetti Doria, Walter Scotucci e Americo Marconi.

Un mistero femminile legato al culto di Cupra

La peculiarità dell’Armilla Picena è la sua costante associazione con sepolture femminili, rinvenute quasi esclusivamente nell’area compresa tra i fiumi Tronto e Tenna: un territorio storicamente legato al culto della dea indigena Cupra. Questo legame, insieme alla raffinatezza del manufatto, ha alimentato nel tempo interpretazioni e ipotesi, ma senza mai giungere a una spiegazione definitiva sulla sua funzione.

I lavori del convegno

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Marco Fioravanti, dell’on. Giorgia Latini (vicepresidente Commissione Cultura, Scienza e Istruzione) e del consigliere comunale Patrizia Petracci, gli interventi affronteranno la storia degli studi e le più recenti acquisizioni sul reperto, in un’ottica che intreccia archeologia, storia dell’arte e antropologia.

A moderare i lavori sarà la giornalista Piersandra Dragoni, che guiderà il pubblico attraverso gli spunti offerti dai diversi studiosi, rendendo accessibile un tema tanto complesso quanto affascinante.

Il convegno rappresenta non solo un momento di confronto scientifico, ma anche un’occasione per la città di Ascoli Piceno di valorizzare il proprio patrimonio storico e archeologico, proiettandolo in una dimensione di rilevanza nazionale.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.