Una città che si racconta attraverso la musica. È questo lo spirito della nuova Guida Turistica Musicale di Pesaro, presentata ufficialmente in conferenza stampa e disponibile da ora in formato digitale. Il progetto, realizzato da Butik – impresa sociale attiva nella valorizzazione territoriale attraverso la musica – in collaborazione con il Comune di Pesaro, rappresenta un vero e proprio itinerario sonoro per scoprire i luoghi, le storie e le suggestioni che hanno fatto di Pesaro una Città Creativa UNESCO della Musica.
Un viaggio tra passato e futuro
«I turisti – ma anche i residenti – cercano i riferimenti e le tracce di Pesaro Città della Musica», ha sottolineato Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Cultura. La guida, infatti, non si limita al percorso rossiniano, ma restituisce l’ampiezza del patrimonio musicale pesarese: dalle testimonianze medievali come il codice di Guido d’Arezzo a Fonte Avellana, all’innovazione di Ottaviano Petrucci, primo editore musicale con i caratteri mobili metallici, fino ai trattati di Zacconi custoditi alla Biblioteca Oliveriana e alle tecnologie immersive della Sonosfera® e del LEMS del Conservatorio Rossini.
Un mosaico che racconta secoli di musica e che nel 2017 è valso a Pesaro il prestigioso riconoscimento UNESCO.
Un progetto nato dal Festival del Turismo Musicale
La guida prende forma anche grazie al lavoro avviato durante il Festival del Turismo Musicale organizzato da Butik. «In quell’occasione – ha spiegato Alessandra Di Caro, co-founder di Butik – è emersa l’esigenza di strumenti innovativi per valorizzare il patrimonio musicale delle città italiane. Questa mappa digitale risponde proprio a quella necessità, offrendo un mezzo semplice e coinvolgente, capace di accompagnare cittadini e visitatori in un viaggio tra luoghi, storie e sonorità».
Non a caso, oltre a Pesaro, la guida verrà adottata anche da Brescia, Verona e Napoli, ampliando così la rete del turismo musicale in Italia.
Tra Rossini, festival e nuove sonorità
La pubblicazione – 51 pagine in doppia lingua (italiano e inglese) – documenta 11 luoghi simbolo della città, dal Teatro Rossini al Museo Nazionale Rossini, passando per la Casa natale del Maestro, le chiese storiche, il Conservatorio, l’Auditorium Scavolini e persino spazi più intimi come la Casetta Vaccaj e il Circolo Mengaroni.
Non mancano curiosità e capitoli dedicati al Rossini Opera Festival, alle storiche botteghe musicali come il negozio di dischi Plastic, alle figure leggendarie del Conservatorio come Gioconda De Vito e Renata Tebaldi, fino alla scena contemporanea con band indipendenti e studi di registrazione.
Un vero scrigno di storie, arricchito anche da chicche sorprendenti: come il ricordo del Torneo Internazionale della Musica Leggera (1958-1974), trasmesso dalla RAI, che portò a Pesaro artisti del calibro di Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Orietta Berti.
Una guida da ascoltare
Elemento distintivo della guida è la sua natura multimediale: ogni capitolo è accompagnato da un brano musicale, selezionato per evocare le atmosfere dei luoghi descritti. Una playlist dedicata permette di seguire l’intero itinerario con una colonna sonora ad hoc, mentre i QR code presenti nei siti segnalati rimandano direttamente alla pubblicazione digitale.
«Il merito della guida – ha dichiarato Cristian Della Chiara, direttore generale del Rossini Opera Festival – è quello di raccontare esperienze diverse ma unite dalla musica, andando oltre Rossini e includendo generi e voci contemporanee. È un invito non solo ai visitatori, ma anche ai cittadini, a riscoprire la propria città con orgoglio».
La Guida Turistica Musicale di Pesaro è disponibile gratuitamente sul sito del Comune, nella sezione Pesaro Città della Musica.