Thursday 14 August, 2025
HomeItaliaCronaca ItaliaFoggia: Carabinieri scoprono “casa chiusa”, tre misure cautelari e sequestro di immobile

Una donna di 50 anni aveva affittato un appartamento in via Mogadiscio, trasformandolo in una vera e propria “casa chiusa”

Foggia, — I Carabinieri della Compagnia di Foggia, in collaborazione con la Procura della Repubblica locale, hanno portato a termine un’importante operazione contro il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione. Dopo un’indagine approfondita, sono state eseguite tre misure cautelari e sequestrato un immobile utilizzato come casa di prostituzione.

Le indagini, supportate anche dalla Sezione di PG della Procura, hanno rivelato l’esistenza di un sistema organizzato e stabile per gestire un appartamento nel centro di Foggia, destinato a ospitare prostitute straniere. In particolare, si è scoperto che una donna di 50 anni, residente a Foggia, aveva affittato un appartamento in via Mogadiscio, trasformandolo in una vera e propria “casa chiusa”. La donna riscuoteva fino a 50 euro al giorno per ogni stanza affittata alle prostitute.

L’attività illecita vedeva anche la partecipazione di un 24enne foggiano, che accompagnava le donne all’interno dell’appartamento, fornendo loro chiavi e lenzuola, e controllando l’attività di meretricio con frequenti sopralluoghi, anche durante le ore notturne. Il giovane riscuoteva inoltre il canone di affitto, contribuendo così a mantenere il sistema di sfruttamento.

A conclusione delle indagini, i militari hanno disposto il sequestro preventivo dell’immobile, mentre per la proprietaria dell’appartamento (una 57enne) è stata applicata la misura di sicurezza della libertà vigilata. Due delle tre persone coinvolte sono state colpite da misure di arresti domiciliari.

Questa operazione rappresenta un importante passo nella lotta contro il traffico di esseri umani e lo sfruttamento della prostituzione, dimostrando come le forze dell’ordine siano sempre vigili nel contrastare queste attività illecite che minacciano la sicurezza e la dignità delle persone coinvolte.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.