Stavano lavorando alla ristrutturazione di un edificio di sei piani al Vomero
La città di Napoli si sveglia oggi con la notizia di una nuova, straziante tragedia sul lavoro che ha scosso il quartiere Vomero. Alle ore 9:40, in via San Giacomo dei Capri, un intervento dei Vigili del Fuoco ha rivelato uno scenario drammatico: tre operai hanno perso la vita in seguito a un incidente che ha coinvolto un montacarichi. Stavano lavorando alla ristrutturazione di un edificio di sei piani, un cantiere che si è trasformato, in un istante, nel luogo della loro ultima giornata.
Il bilancio è tragico e inappellabile: tre vite spezzate, tre famiglie distrutte. Le operazioni di messa in sicurezza dell’area e l’accertamento delle cause sono in corso, ma la dinamica esatta dei fatti passa, come spesso accade, in secondo piano di fronte all’orrore della perdita.
Questa ennesima tragedia non è un caso isolato, ma si inserisce in un quadro nazionale che continua a destare profonda preoccupazione. Sebbene i dati ufficiali per l’intero 2025 siano ancora in fase di consolidamento, le stime preliminari elaborate dall’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza sul Lavoro per i primi sette mesi dell’anno dipingono un quadro allarmante. Si stima che, al 31 maggio 2025, si siano già registrate a livello nazionale oltre 386 vittime di incidenti mortali sul lavoro. Un numero che, se confermato, si mantiene su livelli inaccettabilmente alti, purtroppo in linea con le tendenze degli anni precedenti che vedono l’Italia confrontarsi quotidianamente con la piaga delle “morti bianche”. C’è un incremento di vittime di quasi il 5% rispetto al 2024.
Queste cifre non sono semplici statistiche, ma rappresentano padri, madri, figli, amici, progetti e sogni interrotti bruscamente. Ogni incidente mortale sul lavoro è la manifestazione di una catena di eventi, spesso evitabili, che vanno dalla mancanza di formazione adeguata, alla superficialità nelle procedure di sicurezza, fino alla carenza di controlli e investimenti.