Friday 18 July, 2025
HomeItaliaCronaca ItaliaNarcotraffico: catturato in Spagna Simone Bartiromo, broker della camorra latitante da 3 anni

L’arresto di Bartiromo, classe ’91 e nell’elenco dei “Latitanti Pericolosi”, è avvenuto grazie al supporto in fase esecutiva del personale dell’Udyco

Orihuela (Alicante), 17 luglio 2025 – È terminata dopo quasi tre anni la latitanza di Simone Bartiromo, broker del narcotraffico internazionale legato alla camorra, scovato e arrestato ieri sera a Orihuela, vicino Alicante, in Spagna. L’operazione, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli con la collaborazione della D.C.S.A. e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, ha permesso di assicurare alla giustizia un elemento di spicco del traffico di droga tra la Spagna e le piazze di spaccio di Napoli, Sicilia e Puglia.

L’arresto di Bartiromo, classe ’91 e inserito nell’elenco dei “Latitanti Pericolosi” del Ministero dell’Interno (ex 100), è avvenuto grazie al supporto in fase esecutiva del personale dell’Udyco – Policia National di Madrid. Il provvedimento restrittivo, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.

Simone Bartiromo è gravemente indiziato di far parte di un’organizzazione criminale camorristica dedita al traffico internazionale e organizzato di droga su larga scala. Era destinatario di diversi provvedimenti restrittivi per reati associativi legati al narcotraffico.

Ruolo chiave nel sistema criminale

Le indagini hanno rivelato il ruolo di primo piano di Bartiromo all’interno del clan “Sorianiello” del Rione Traiano, legato al sodalizio di Secondigliano. Inoltre, era un canale di approvvigionamento principale di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina e hashish, per il clan “Amato Pagano”, i cosiddetti “scissionisti”, gestendo direttamente i rapporti con altre organizzazioni criminali dedite al traffico di droga dalla Spagna.

Bartiromo è ritenuto un broker del narcotraffico pienamente inserito nel sistema camorristico partenopeo, con specifiche conoscenze delle strutture criminali albanesi e spagnole. Le sue attività si concentravano nel traffico internazionale di stupefacenti e nell’approvvigionamento di droga destinata a diverse piazze di spaccio. Tra queste, figurano il Rione Traiano (“Zona della 99”), i quartieri di Scampia e Secondigliano a Napoli, i comuni di Melito di Napoli e Mugnano di Napoli, nonché aree della Sicilia (Palermo e Catania) e della Puglia (Foggia e Brindisi). Le sue operazioni includevano anche analoghe attività di narcotraffico da e verso il territorio spagnolo.

Le attività investigative che hanno portato alla cattura del pericoloso latitante sono state direttamente coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a riprova dell’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata transnazionale.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.