Antico come il mondo e presente in ogni cultura, il serpente è uno degli animali più ricchi di significati simbolici. Creatura ambigua e affascinante, nella mitologia ha rappresentato tanto il male quanto la guarigione, la rinascita e il potere divino.
Nell’antico Egitto, era associato alla regalità: il cobra sacro ornava la fronte dei faraoni come emblema di protezione e dominio. In Grecia, il bastone di Esculapio – attorno al quale si avvolge un serpente – divenne simbolo della medicina e della cura. In India, i nāga sono spiriti serpentini legati all’acqua e alla fertilità, talvolta considerati divinità.
Il serpente biblico, invece, è la voce tentatrice dell’Eden, mentre nella tradizione alchemica e filosofica, l’ouroboros – il serpente che si morde la coda – simboleggia il tempo ciclico e l’eterno ritorno.
Nelle culture native americane o africane, il serpente è spesso mediatore tra cielo e terra, tra vita e morte. Quasi ovunque, è figura di trasformazione, legata al mutamento e alla rinascita, grazie alla sua capacità di cambiare pelle.
Ma oltre al simbolo, c’è l’animale reale. I serpenti sono predatori fondamentali negli ecosistemi, regolando le popolazioni di roditori e insetti. Non solo: i loro veleni sono oggi al centro della ricerca scientifica per lo sviluppo di nuovi farmaci contro ipertensione, trombosi, Alzheimer e persino il cancro.
Alcune specie, come il Golden Lancehead (che vive solo sull’isola di Queimada Grande in Brasile) o il rarissimo Saint Lucia racer (con forse meno di 20 esemplari al mondo), sono seriamente minacciate. La distruzione degli habitat, il traffico illegale e la persecuzione umana continuano a metterne a rischio la sopravvivenza.
Eppure, su oltre 3.000 specie di serpenti, solo circa 600 sono velenose e pochissime realmente pericolose per l’uomo. La maggior parte preferisce fuggire piuttosto che attaccare.
Perché esiste una Giornata Mondiale del Serpente?
Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo ecologico e culturale dei serpenti, e per combattere i pregiudizi che li circondano, è stata istituita la Giornata Mondiale del Serpente, che si celebra ogni anno il 16 luglio.
L’iniziativa nasce negli Stati Uniti per volontà di erpetologi, naturalisti e associazioni ambientaliste, e si è diffusa globalmente grazie al lavoro di ONG e piattaforme come World Snake Day, con l’obiettivo di: educare sulle reali caratteristiche dei serpenti, promuovere la loro tutela in natura e incentivare la ricerca scientifica e la conservazione delle specie a rischio.
Musei, bioparchi e associazioni in parecchie città del mondo propongono nel corso della Giornata attività per grandi e piccoli: visite guidate, incontri con esperti, mostre e laboratori per bambini. Un’occasione per osservare da vicino questi animali e superare la diffidenza, attraverso la conoscenza.