Tuesday 15 July, 2025
HomeItaliaCronaca ItaliaScandalo sanità a Catanzaro: 13 arresti per truffa e peculato

Operazione congiunta di Guardia di Finanza e NAS svela un sistema illecito all’interno dell’A.O.U. “Renato Dulbecco”

Catanzaro – Una vasta operazione condotta questa mattina dalla Guardia di Finanza di Catanzaro e dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) dei Carabinieri ha portato all’esecuzione di 13 misure cautelari personali e 9 reali, coinvolgendo 14 persone indagate a vario titolo per associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato e riciclaggio, tra gli altri reati.

Al centro dell’inchiesta, l’A.O.U. “Renato Dulbecco” di Catanzaro, dove, secondo le indagini preliminari, dirigenti medici, infermieri e personale dell’Ufficio ALPI (attività libero professionale intramuraria) avrebbero messo in piedi un sistema fraudolento per lucrare sulle prestazioni sanitarie.

Le misure cautelari

Tra gli indagati, 5 dirigenti medici, 3 infermieri, 2 dipendenti dell’Ufficio ALPI e un imprenditore del settore medicale sono finiti agli arresti domiciliari. Per un ex dirigente medico è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre un altro dirigente medico è stato raggiunto dal divieto di dimora nel comune di Catanzaro.

Contestualmente, il GIP ha disposto il sequestro di circa un milione di euro, ritenuto profitto dei reati contestati a 8 dirigenti medici e all’imprenditore coinvolto.

Il meccanismo della truffa

Le indagini, condotte attraverso intercettazioni e perquisizioni, hanno rivelato come 8 dirigenti medici avrebbero svolto sistematicamente attività “intramoenia allargata” (visite presso studi privati fuori dall’ospedale) in violazione delle normative. I pazienti pagavano in contanti e solo una minima parte degli incassi veniva versata all’azienda ospedaliera, dissimulando le condotte illecite.

Fondamentale il ruolo dell’Ufficio ALPI, con due funzionarie e un dirigente (ora in quiescenza) che avrebbero fornito aiuto concreto: dall’accesso abusivo al sistema informatico per registrare ex post e con date fittizie le prenotazioni, all’indirizzamento dei pazienti verso i medici coinvolti.

In diversi casi, i medici avrebbero svolto queste attività illecite durante l’ordinario orario di servizio, contribuendo ad allungare le già note e critiche liste d’attesa. Alcuni infermieri, dipendenti dell’ospedale, avrebbero partecipato attivamente, ad esempio riscuotendo denaro contante dai pazienti.

Interventi abusivi e riciclaggio

L’inchiesta ha anche evidenziato come uno dei dirigenti medici abbia eseguito interventi di cataratta abusivi in una clinica privata e nel suo studio, emettendo fatture false tramite l’Ufficio ALPI per nascondere la natura delle prestazioni. Lo stesso medico, insieme a un altro collega, avrebbe inoltre reimpiegato parte del denaro illecito nella propria attività professionale attraverso un sofisticato sistema di fatture per operazioni inesistenti. Due società di capitali sono ora indagate per responsabilità amministrativa.

Infine, un ex direttore dell’Ufficio ALPI, anche Doping Control Officer per la Federazione Medico Sportiva Italiana, avrebbe prodotto documentazione fittizia per ottenere rimborsi indebiti dalla Federazione e attestato falsamente la propria presenza in servizio in numerose occasioni.

Le indagini sono ancora nella fase preliminare e richiederanno la successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa. L’operazione sottolinea il costante impegno delle forze dell’ordine nella tutela della spesa pubblica e nel contrasto alle frodi nel settore sanitario, per garantire che le risorse dei cittadini siano impiegate in servizi efficienti.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.