Dall’11 al 29 luglio in mostra a Palazzo Bisaccioni la mostra di arte performativa dell’artista Paoloni
Jesi – L’11 luglio ha preso il via a Jesi una singolare mostra di arte performativa intitolata “L’URLO” di Luigi Paoloni, destinata a concludersi il 29 dello stesso mese. L’evento, promosso dall’associazione Weplay, è ospitato nelle prestigiose sale museali della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, nella suggestiva cornice di Palazzo Bisaccioni.
Luigi Paoloni, artista poliedrico, attore e “maître-à-penser” – come ama definirsi con il suo alter ego Louis de Paulon – ha negli ultimi anni abbracciato pienamente la sua vocazione di provocatore. Con “L’urlo”, Paoloni mira a trascendere la tradizionale fruizione artistica, invitando il pubblico a immergersi in quello che viene descritto come un vero e proprio rito sciamanico post-moderno. L’obiettivo è proiettare i visitatori verso un coinvolgimento profondo, sia spirituale che “religioso”.
Attraverso le opere e le performance, i partecipanti saranno invitati a una riflessione intensa sul destino individuale e su quello del genere umano, affrontando le sue miserie e debolezze intrinseche. Il “menu” tematico proposto da Paoloni è vasto e attuale, toccando argomenti come l’intelligenza artificiale, la guerra, la malattia, la morte, l’amore e la vita, con un’enfasi particolare sull’amore per la vita stessa.
Per la realizzazione di questo ambizioso progetto, Luigi Paoloni si avvale della collaborazione di un team di talentuosi artisti, tra cui Rita Marconi, Gaia Ferlito, Ernesto Talacchia e Attilio Carducci. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Sua Eccellenza Mons. Paolo Ricciardi, Vescovo di Jesi, per i suoi preziosi suggerimenti che hanno contribuito alla genesi dell’evento.