Thursday 3 July, 2025
HomeAttualitàAncona premiata come “Comune Riciclone” per la raccolta degli oli esausti

C’è anche Ancona tra i protagonisti della sostenibilità ambientale in Italia. Il Comune è stato premiato dal CONOE – Consorzio nazionale per la raccolta e il trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti nell’ambito della XXXII edizione di Comuni Ricicloni di Legambiente, grazie al progetto educativo “Oliimpiadi”, realizzato in collaborazione con Anconambiente e Adriatica Oli.

Un riconoscimento che valorizza l’impegno dell’amministrazione dorica nel promuovere buone pratiche ambientali, sensibilizzando le giovani generazioni e coinvolgendo l’intera comunità nella corretta gestione di un rifiuto domestico tanto comune quanto inquinante: l’olio vegetale esausto.

“Oliimpiadi”: quando la sostenibilità parte dalle scuole

Il progetto Oliimpiadi ha saputo coniugare educazione ambientale, prossimità e coinvolgimento civico. Attraverso un programma capillare nelle scuole di Ancona, studenti, famiglie e docenti sono stati coinvolti nella raccolta degli oli da cucina usati – come quelli da frittura – con l’installazione di punti di raccolta direttamente negli istituti scolastici.

Una strategia vincente, che ha unito informazione e logistica, agevolando il corretto conferimento e trasformando un gesto quotidiano in un contributo concreto all’ambiente.

«L’impegno del Comune di Ancona rappresenta un esempio virtuoso per tutti gli altri comuni italiani», ha dichiarato Tommaso Campanile, presidente del CONOE. «Ha saputo coinvolgere attivamente la comunità, dimostrando che anche un rifiuto spesso trascurato può diventare risorsa se correttamente gestito».

L’olio esausto: un rifiuto invisibile ma cruciale

Ogni anno in Italia si stima vengano prodotti circa 250.000 tonnellate di oli esausti domestici, di cui solo una minima parte viene oggi intercettata. Se dispersi, questi rifiuti hanno un forte potere inquinante, soprattutto per le acque superficiali e le falde acquifere.

Tuttavia, se raccolti correttamente, diventano una risorsa preziosa. L’olio esausto può essere rigenerato per la produzione di biocarburanti, contribuendo alla riduzione della dipendenza da combustibili fossili e generando importanti risparmi economici e ambientali:

  • 190.000 tonnellate di CO₂ evitate nel 2024
  • 80.000 m³ di acqua risparmiati
  • 30 milioni di euro risparmiati sulla bolletta energetica nazionale nel 2023
  • 280 milioni di euro di importazioni di petrolio evitate in dieci anni

CONOE: il modello italiano dell’economia circolare

Il CONOE, attivo dal 2001, rappresenta una delle più significative esperienze italiane nel campo della filiera del riciclo. Non ha scopo di lucro, ma coordina una rete di oltre 450 aziende di raccolta, 60 imprese di recupero e 300.000 produttori tra industrie, ristoranti e attività artigianali.

Nel 2023, il Consorzio ha raccolto 78.000 tonnellate di oli vegetali esausti, di cui oltre il 90% avviato alla produzione di biodiesel. Eppure, il vero “giacimento nascosto” resta nelle case: il 64% degli oli esausti prodotti in Italia proviene da ambito domestico, ed è proprio qui che i Comuni possono fare la differenza.

Ancona in prima fila per un futuro sostenibile

Con il premio ricevuto, Ancona si conferma un punto di riferimento nazionale nella gestione sostenibile dei rifiuti, grazie a una visione che coniuga innovazione, educazione e partecipazione civica. Un esempio concreto di come anche le città di medie dimensioni possano guidare il cambiamento, trasformando l’economia circolare in una pratica quotidiana, inclusiva e redditizia.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.