Due punti frutto di una grande prova di carattere
Con una grande prova di carattere la General Contractor supera anche l’esame Andrea Costa Imola, mantenendosi in corsa per il quarto posto in classifica, difficile da raggiungere, ma non impossibile.
Anche perché stasera la squadra, pur se con diversi errori commessi, ha giocato con l’atteggiamento di chi sta affrontando una finale, una di quelle partite che potrebbero essere da “dentro o fuori”.
Che sarà poi il tema dominante per le prossime partite, esclusa forse la trasferta di sabato 1 aprile, sul campo della corazzata Rieti, sconfitta solamente due volte in questa stagione.
Stasera la squadra di Ghizzinardi, possiamo affermarlo, non ha giocato una delle sue più belle partite, concedendo qualche tiro troppo facile agli Imolesi, comprese due triple al veleno nell’ultimo quarto, non è riuscita a dare continuità ai suoi attacchi, “appena” 74 punti segnati, ma ha fatto quello che di più importante le si chiedeva, vincere la partita, anche con uno scarto minimo.
«Scordiamoci di vincere di venti punti nelle partite che restano – ha dichiarato coach Ghizzinardi, aggiungendo, scherzandoci sopra – mi accontenterei di vincere le ultime sei partite di un punto.»
Tornando al match va detto che, se anche la classifica avrebbe lasciato supporre di aver avuto di fronte un’avversaria facile, così non è stato.
La formazione di coach Grandi era infatti una di quelle squadre più indigeste da incontrare, per la presenza di diversi giocatori atipici, con i quali per gli jesini non era facile accoppiarsi; tra l’altro una direzione di gara censurabile, ha complicato le cose.
Che c’entrano gli arbitri? C’entrano eccome, chirurgici nel fischiare falli in attacco a Filippini, in totale tre, costringendo Ghizzinardi a relegarlo a lungo in panchina (due penalità dopo 2’14”). Fatto sta che Jesi ha perso una delle migliori armi a suo favore, le situazioni di missmatch nei confronti degli avversari.
Per non parlare della difesa asfissiante, spesso al limite del fallo, nei confronti di Marulli, quasi mai opportunamente sanzionata.
Ma quando il gioco si è fatto veramente duro, nel finale, al quale si è arrivati in sostanziale equilibrio, la squadra ha mostrato di avere gli attributi giusti, per vincere e per volare ancora alto.
Vincerle tutte, anche di un punto: Ghizzinardi ci scherzava su, ma è questa la vera strada che potrebbe portare all’obiettivo finale.
General Contractor Jesi – Andrea Costa Imola 74-70 (21-17, 14-17, 18-17, 21-19)
General Contractor Jesi: Ferraro 7 (2/4, 1/6), Filippini 4 (2/5, 0/1), Merletto 16 (3/5, 3/8), Calabrese 14 (4/5, 1/2), Marulli 10 (1/6, 2/6), Varaschin 4 (1/7, 0/0), Giulietti ne, Moretti ne, Konteh ne, Cicconi Massi 10 (3/4, 1/1), Vita Sadi ne, Valentini 9 (2/2, 1/3). All.: Ghixzzinardi.
Tiri liberi: 11 / 17 – Rimbalzi: 31, 5 + 26 (Filippini 8) – Assist: 12 (Varaschin 3).
Andrea Costa Imola: Restelli 23 (5/8, 2/3), Ranuzzi 10 (4/9, 0/2), Cusenza 12 (3/6, 1/2), Tognacci 2 (1/4, 0/2), Montanari 9 (2/4, 1/3), Fazzi 0 (0/2, 0/1), Barbieri ne, Marangoni 5 (1/1, 1/1), Spagnoli ne, Trentin 9 (1/7, 0/1), Roli ne, Barbieri ne. All.: Grandi.
Tiri liberi: 21 / 29 – Rimbalzi: 38, 10 + 28 (Trentin 8) – Assist: 6 (Trentin 4).
Arbitri: Doronin e Ricci di Perugia.
Spettatori: 446.
Il commento finale di coach Ghizzinardi: https://www.youtube.com/watch?v=Ow7uNd9q6O4
Le statistiche: https://www.legapallacanestro.com/wp/match/ita3_c_2488/ita3_c/x2223