Dimesso con prognosi di venti giorni il carabiniere ferito
Nel day after del venerdì di ordinaria follia, è stato effettuato un sopralluogo all’interno dei locali occupati da G.C. il 78enne che ha tenuto in scacco, per oltre tre ore, forze dell’ordine, sanitari, vigili del fuoco. Le minacce di dare fuoco a tutto e tutti, hanno avuto un riscontro dal ritrovamento di diverse bottiglie piene di benzina, che per fortuna non ha poi utilizzato, a parte una scagliata all’esterno.
Sembra che l’uomo, con un passato da professionista, non sia nuovo a comportamenti simili; in due precedenti occasioni aveva reagito, in maniera meno eclatante e violenta a tentativi di esecuzioni di sfratto. Evidentemente alla terza occasione non si è fatto cogliere di sorpresa, attuando un piano di difesa sfociato nella violenza.
Dati i precedenti il terzo tentativo di liberazione dell’immobile era stato preceduto da una serie di riunioni in di Ancona, coinvolgendo i servizi sociali del Comune di Jesi; era stato così trovato un alloggio di emergenza. All’arrivo dell’ufficiale giudiziario il 78enne è andato in escandescenze.
Nel corso di una prima irruzione dei locali si è verificato il ferimento di un carabiniere, dimesso nella giornata di ieri con una prognosi di 20 giorni, poi grazie al protocollo di mediazione con due negoziatori della Polizia di Stato, specializzati nella gestione dello stress, l’uomo ha lasciato i coltelli a terra, ha ricevuto le prime cure ed ha accettato di essere portato al locale pronto soccorso. A causa dello stato di alterazione è stato poi deciso il ricovero nel reparto di psichiatria. Proprio per il comportamento assolutamente fuori le righe, è evidente che l’uomo ha bisogno di essere aiutato, per non creare pericoli per gli altri e per sé stesso.
Denunciato a piede libero dovrà difendersi dall’accusa di lesioni pluriaggravate e resistenza a pubblico ufficiale.