Monday 19 May, 2025
HomeIn evidenzaCala il sipario sul pala Triccoli, solo applausi per Ghizzinardi e i suoi

Treviglio vince gara 4 e conquista la semifinale, affronterà Omegna o Montecatini

La General Contractor arrivata a gara 4 sfinita e piena di acciacchi, dopo la maratona di gara 3 e non riesce ad arginare la maggiore freschezza di Treviglio, che vola in semifinale per affrontare la vincente tra Omegna e Fabo Montecatini. Sembra quasi di voler togliere qualche merito alla squadra di Villa, ma il bollettino medico è piuttosto indigesto per Jesi: Bruno alle prese con problemi muscolari, gioca appena 2’, Vettori, non ancora pienamente recuperato dopo l’infortunio di gara 4 fa il suo, ma non riesce a ripetere la gara di venerdì, Marulli stringe i denti e dà il suo contributo, Valentini uscito per crampi quarantotto ore prima appare ancora affaticato. Per correra ai ripari Ghizzinardi prova ad aumentare il minutaggio di quelli che avevano giocato meno nella partita precedente. Un quadro pesante, ma in definitiva anche stavolta la squadra non si è arresa, ha provato a rientrare, meritando gli applausi del proprio pubblico all’uscita dal campo.

Dall’altra parte un Treviglio in piena fiducia: dall’andamento del match di stasera si è capito quanto la vittoria della partita di venerdì sia stata fondamentale. Proviamo solo a pensare quale sarebbe stata la pressione mentale sulla squadra di Villa, se avesse vinto Jesi. A questo punto conta poco, il tabellone play-off dice Treviglio 3 Jesi 1, ma per la General Contractor è stato bello esserci, aver giocato quasi sempre alla pari della squadra che ha dominato nell’altro girone.

Poi si potrebbe parlare a lungo, affermando se i valori dei due gironi fossero equilibrati, se un ottavo posto in quello della General Contractor, valesse altrettanto nell’altro raggruppamento. Resta la certezza di un ottimo campionato da parte della General Contractor che non vantava certo uno dei più ricchi budget del suo girone (se non ricordiamo male il settimo o l’ottavo), che ha lottato a lungo per il sesto posto, che, certo, le avrebbe evitato i play-in, conquistando una posizione migliore nel tabellone play-off.

Qualche cifra sul match di stasera: 72 tiri tentati da Treviglio contro i 54 di Jesi, un abisso, frutto delle 8 palle recuperate dalla formazione di Villa e allo stesso momento delle 13 palle perse da Jesi, in alcune fasi troppo stanca e poco lucida, al cospetto di una squadra che ha avuto un contributo importante dai suoi 2000, 53 punti su 78. È stata questa la forza di Treviglio, tanto più in una serata in cui Marcius è stato tenuto a riposo; sulla carta poteva essere un vantaggio per Jesi, al contrario ha trovato la squadra di Villa ha trovato il coraggio di osare con il tiro da fuori e sfruttare i maggiori spazi nel pitturato di casa.

In definitiva perdere contro una squadra del valore di Treviglio non è negativo per la General Contractor, resta quel punto interrogativo che si porterà dietro per qualche tempo, come sarebbe andata a finire se avesse vinto gara 3.

Stasera abbiamo anche dovuto assistere ad alcune brutture delle quali avremmo fatto a meno: i fischi del manipolo di tifosi ospiti in curva (non più di una trentina) nei confronti della General Contractor alla presentazione delle squadre, un paio di cori dei tifosi di casa contro Vecchiola, (è giovane, sfrontato esuberante, farà tanta strada, facciamolo esagerare un po’) e soprattutto la maleducazione di un tifoso ospite piuttosto attempato, che per quasi tutto il match si è rivolto al pubblico di casa mostrando il dito medio alzato, invitando poi qualche spettatore a raggiungerlo, pur non disponendo di un fisico adatto. Va bene, tutti perdonati, in fondo anche questo fa play-off; in bocca al lupo a Treviglio, tanti complimenti alla General Contractor che ha chiuso bene una stagione non certo facile, per numero di partite e di infrasettimanali e infortuni più o meno gravi.

Adesso inizia il tempo dei bilanci, presto ci sarà il “rompete le righe” e si comincerà a pensare al futuro. A nostro avviso ci sono tutti i presupposti per dare continuità a quanto di buono fatto quest’anno, lavorando su qualche conferma, a partire da Marcello Ghizzinardi, che anche quest’anno ha apposto alla squadra il suo marchio di fabbrica. Un allenatore vincente per Jesi, in tutte le stagioni, tra play-off e play-in, non ha mai “bucato” una stagione.

GENERAL CONTRACTOR JESI-TREVIGLIO BRIANZA BASKET 69-78 (23-21, 13-19, 18-24, 15-14)

GENERAL CONTRACTOR: Di Emidio 8 (2/4, 1/2), Berra 20 (9/16, 0/0), Marulli 7 (1/2, 1/3), Cena 0 (0/0, 0/2), Petrucci 15 (5/8, 1/1), Ponziani ne, Malatesta ne, Bruno 0 (0/0, 0/0), Vettori 10 (2/4, 1/3), Nisi ne, Valentini 3 (0/0, 0/3), Zucca 6 (1/6, 0/3). All.: Ghizzinardi.

Tiri da 2 20/37, 57% – tiri da tre 5/17, 29% – tiri liberi 14/23, 61% – rimbalzi 42, 9+33 (Petrucci 12) – assist 11 (Di Emidio 3).

TREVIGLIO BRIANZA BASKET: Sergio 14 (4/9, 2/9), Vecchiola 13 (3/6, 2/3), Manenti 2 (1/5, 0/0), Abega 4 (2/4, 0/2), Alibegovic 9 (4/5, 0/2), Carpi ne, Reati 2 (0/4, 0/2), Gagliani 11 (1/3, 3/5), Zanetti 9 (1/2, 1/2), Sissoko 0 (0/0, 0/0), Marcius ne, Restelli 14 (1/1, 4/8). All.: Villa.

 Tiri da 2 17/49, 34% – tiri da tre 12/33, 36% – tiri liberi 8/10, 80% – rimbalzi 36, 9+27 (Sergio 7) – assist 18 (Zanetti 5).

Arbitri: Guarino di Campobasso e Manco di San Giorgio a Cremano.

Spettator: 1032

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).