Presentate le linee guida nazionali per la conservazione della trota mediterranea e del suo habitat
Un incontro cruciale per il futuro della trota mediterranea (Salmo cettii) si è svolto ieri a Visso, incastonato nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La tavola rotonda, intitolata “Attuazione delle linee guida nazionali per la conservazione della trota mediterranea e del suo habitat”, ha riunito esperti di spicco, rappresentanti istituzionali e appassionati ambientalisti, tutti uniti dall’obiettivo di proteggere questo prezioso salmonide endemico.
L’evento, ospitato presso la sede dell’Ente Parco, ha rappresentato un momento di confronto e condivisione nell’ambito del progetto europeo Life STREAMS (Salmo cettii REcovery Actions in Mediterranean Streams). Questa ambiziosa iniziativa mira a implementare azioni concrete e coordinate per la salvaguardia della trota mediterranea nativa in sei aree pilota italiane, parte della Rete Natura 2000.
Il progetto vanta una solida partnership che include il Parco Nazionale della Maiella (capofila), il Parco Regionale di Montemarcello-Magra-Vara, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, il Parco Nazionale del Pollino, l’Agenzia Forestas della Regione Sardegna, l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), l’Università di Perugia, Legambiente e la Società Noesis.
Il frutto più significativo di questa collaborazione sono le linee guida nazionali, elaborate dall’ISPRA con il contributo di tutti i partner. Questo documento rappresenta un vademecum di pratiche essenziali per contrastare le minacce che incombono sulla Salmo cettii, una specie in pericolo critico di estinzione in Italia. Tra i fattori di rischio principali figurano l’ibridazione con specie alloctone, lo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche e la frammentazione degli habitat naturali.
Tra i partecipanti all’incontro spiccava la presenza del Comandante dei Carabinieri Forestali del Parco, Silvano Sampaolesi, la cui struttura gioca un ruolo attivo nelle operazioni del progetto Life STREAMS.
Ad aprire i lavori è stato il Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna, che ha espresso la sua gratitudine verso l’ISPRA e i partner del progetto per la redazione delle linee guida. “Questo lavoro – ha sottolineato Spaterna – rappresenta un risultato fondamentale e una pietra miliare nel processo di conservazione della trota mediterranea, una volta che troverà attuazione da parte delle Regioni e degli enti gestori della Rete Natura 2000 e delle aree protette. È anche un esempio di sinergia virtuosa, come dimostra la stretta collaborazione con le Regioni Marche e Umbria.”
La mattinata è stata scandita da interventi tecnici e scientifici dei partner del progetto. Particolarmente atteso è stato l’intervento di Susanna D’Antoni (ISPRA), che ha illustrato nel dettaglio le linee guida nazionali, frutto di anni di monitoraggi, ricerche e buone pratiche, destinate all’applicazione su scala nazionale.
Il biologo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Alessandro Rossetti, ha ricordato l’impegno storico dell’ente nella tutela degli ecosistemi di acqua dolce, evidenziando l’adozione di un disciplinare per l’uso sostenibile delle acque e le importanti attività di monitoraggio e conservazione della specie. Rossetti ha inoltre menzionato l’incubatoio ittico realizzato presso il Mulino di Ussita, in collaborazione con il Comune e la Regione Umbria.
Anche il Parco Nazionale della Majella ha illustrato azioni significative. “Siamo arrivati appena in tempo – ha dichiarato Marco Carafa, responsabile del progetto – perché dai nostri monitoraggi risultava una prevalenza della trota atlantica. Grazie alla collaborazione con i pescatori, che hanno praticato la pesca selettiva, siamo riusciti a ripristinare il giusto equilibrio.”
Giuseppe Serafini, dirigente della Regione Marche, ha annunciato nuove aperture di strutture dedicate alla conservazione, un aspetto poi ripreso da Marco Zavaldi, ittiologo collaboratore della Regione Marche, che ha anticipato la realizzazione di nuovi centri a Esanatoglia, Montefortino e Acquasanta Terme. Zavaldi ha inoltre sottolineato la fondamentale sinergia tra Marche e Umbria nel prelievo di riproduttori geneticamente puri, nella produzione di avannotti e nella gestione dei centri ittiogenici di Cantiano e Borgo Cerreto.
Le linee guida presentate dall’ISPRA non solo guideranno le azioni dei partner di Life STREAMS, ma costituiranno anche una solida base per futuri regolamenti e normative volte a sistematizzare la tutela della trota mediterranea a livello nazionale.
A concludere la tavola rotonda è stata Maria Laura Talamè, direttrice del Parco Nazionale dei Monti Sibillini: “Life STREAMS è già un risultato rilevante, ma sarà l’attuazione delle linee guida da parte delle Regioni, degli enti gestori delle aree protette e dei siti Natura 2000 a costituire un vero punto di svolta per la conservazione della trota mediterranea, simbolo della biodiversità dei nostri corsi d’acqua. La conservazione della trota mediterranea è una sfida complessa, ma oggi abbiamo posto un tassello importante per costruire un futuro in cui la biodiversità fluviale dei nostri territori possa continuare a esistere e prosperare”.